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Lecce

“L’orologio di famiglia”, imprenditori a confronto sul futuro delle aziende familiari. Le foto

Incontro promosso da Confindustria e Teha Group: strategie, strumenti e testimonianze per affrontare il passaggio generazionale nelle imprese. Urbani: “Le famiglie che pianificano durano di più”

LECCE – Un dialogo serrato, concreto e necessario, quello andato in scena nella sede di Confindustria Lecce durante l’incontro “L’orologio di famiglia”, appuntamento promosso dal Gruppo Giovani Imprenditori in collaborazione con TEHA Group – Ambrosetti per affrontare una delle sfide più urgenti del sistema produttivo: la convivenza generazionale nelle imprese familiari.

Nel cuore del confronto, che ha visto una nutrita platea di imprenditori e professionisti del territorio, la volontà di condividere esperienze, criticità e strumenti per garantire continuità e solidità alle aziende fondate su legami familiari.

Dopo i saluti istituzionali di Valentino Nicolì, presidente di Confindustria Lecce, Alessandro Stomeo, vice presidente del Gruppo Giovani Imprenditori, e Serena Tundo, area developer di TEHA Group per la Puglia, il confronto ha preso forma con l’intervento centrale di Riccardo Urbani, esperto di governance aziendale.

“Oggi il 70% del PIL italiano è generato da imprese familiari, che impiegano circa il 75% della popolazione. Sono la spina dorsale della nostra economia, ma il ricambio generazionale resta un nodo cruciale”, ha evidenziato Urbani, che ha guidato i presenti tra metodologie operative, strumenti legali e riflessioni strategiche, dalla gestione dei ruoli alla costruzione di una “visione condivisa” tra senior e junior.

Il dibattito, moderato da Maria Rosaria Polo dell’Ufficio Stampa Confindustria, si è trasformato in un vivace scambio di esperienze. Tra le frasi più incisive, quella di Valentino Nicolì“Non possiamo più affidarci al caso. Servono metodo e consapevolezza per costruire il futuro delle nostre aziende”.

Alessandro Stomeo ha sottolineato l’importanza della progettualità: “Il ricambio generazionale non è un evento, ma un percorso da pianificare insieme”.

Serena Tundo ha ricordato che “il momento migliore per iniziare a costruire regole condivise è quando c’è armonia: è allora che si evitano scelte dettate dall’urgenza”.

La giornata ha messo in evidenza l’importanza di strumenti come il patto di famiglia, la creazione di holding, la pianificazione successoria e la formazione continua, mostrando quanto sia strategico “investire sul passaggio generazionale quando tutto funziona, non solo quando tutto rischia di rompersi”.

Il messaggio finale è chiaro: il futuro delle imprese familiari non può essere improvvisato. Va costruito giorno per giorno, con metodo, fiducia e visione.

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