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Bari
07 Aprile 2025 - 11:13
BARI - La Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Bari ha eseguito un maxi sequestro di beni per un valore superiore a 2 milioni di euro, nell’ambito di un'inchiesta coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia e disposta dal GIP del Tribunale di Bari. I provvedimenti hanno riguardato 4 persone, già condannate per associazione finalizzata al traffico di droga, riciclaggio e detenzione illegale di armi.
Le indagini hanno portato alla luce un'organizzazione radicata ad Andria, con ramificazioni nel brindisino e legami con fornitori attivi in Calabria e Spagna, dedita al traffico internazionale di marijuana, hashish e cocaina. Alcuni membri del gruppo avrebbero operato direttamente dal sud della Spagna, gestendo l'invio di ingenti carichi di stupefacenti destinati al mercato pugliese.
Il provvedimento di sequestro è scattato a seguito di una sentenza emessa nel mese di marzo 2025, che ha inflitto pene detentive fino a 20 anni di reclusione ai capi dell'organizzazione. Contestualmente è stata disposta la cosiddetta "confisca per sproporzione", misura finalizzata a impedire la dispersione dei beni accumulati illecitamente prima della definizione definitiva del processo.
Gli accertamenti patrimoniali, condotti dal GICO del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Bari, si sono concentrati sul periodo compreso tra il 2017 e il 2021, passando al setaccio la documentazione finanziaria, i contratti di compravendita e tutte le operazioni economiche riconducibili agli indagati e ai loro familiari. L’analisi ha evidenziato una evidente sproporzione tra i redditi dichiarati e il patrimonio effettivamente accumulato, giustificando così il sequestro di immobili, terreni e attività commerciali attive nel settore della distribuzione di prodotti alimentari e ortofrutticoli, localizzate tra Fasano e Andria.
L’inchiesta ha fatto ampio uso di strumenti investigativi tradizionali e tecnologici: intercettazioni telefoniche e ambientali, analisi dei tabulati, registrazioni video, geolocalizzazioni GPS, oltre allo studio dei messaggi criptati inviati tramite la piattaforma Sky ECC, largamente utilizzata dalle organizzazioni criminali per eludere i controlli.
Le operazioni sul campo hanno portato al sequestro di consistenti quantitativi di droga e all’arresto in flagranza di numerosi soggetti, confermando la pericolosità e la capacità operativa della rete criminale, che non esitava a fare ricorso alla violenza armata per risolvere controversie legate agli approvvigionamenti di stupefacenti.
Questa indagine rappresenta un ulteriore passo nella lotta alle economie illegali e alla contaminazione del tessuto produttivo da parte della criminalità organizzata. Le operazioni della Procura e della Guardia di Finanza di Bari continuano senza sosta per contrastare l’infiltrazione dei proventi del narcotraffico nel circuito economico legale, a tutela delle imprese oneste e della sicurezza del territorio.
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