BARI – Il Parco Naturale Regionale di Lama Balice si apre a nuove forme di fruizione inclusiva con l’avvio del progetto “Sentinelle guida di Biodiversità”, presentato ufficialmente a Villa Framarino. Un’iniziativa che segna un passo importante verso l’accessibilità universale degli spazi verdi, mettendo al centro le persone con disabilità e il loro ruolo attivo nella tutela dell’ambiente.
Il progetto, risultato vincitore del bando nazionale “Periferie inclusive” promosso dal Dipartimento per le Politiche in favore delle persone con disabilità, è realizzato dalla cooperativa sociale Tracceverdi, in collaborazione con il Movimento naturalistico pro Lama Balice Aps e ArcoIris cooperativa sociale. Obiettivo: rendere il parco uno spazio realmente aperto a tutti, eliminando le barriere fisiche e culturali che spesso ne limitano l’accesso.
Alla presentazione sono intervenuti, tra gli altri, le assessore comunali al Welfare e all’Ambiente, il sindaco di Bitonto, la presidente del Municipio III, il direttore del parco Nicola Lavermicocca, la responsabile del progetto Fulvia Maria Funaro, il coordinatore per il turismo accessibile Paolo Buccarello e il presidente di ArcoIris Emanuele Martiradonna. Presenti anche numerosi utenti dei centri diurni Cunegonda, Epasss e La Nostra Casa.
Il progetto, partito lo scorso ottobre e con una durata complessiva di due anni, coinvolgerà circa 100 persone con disabilità motorie e cognitive nel ruolo di vere e proprie “sentinelle del parco”. Saranno impegnate in attività di monitoraggio ambientale, formazione naturalistica, laboratori sensoriali ed esperienziali, diventando custodi attivi del territorio.
“Un progetto che va oltre l’inclusione – ha dichiarato l’assessora al Welfare – perché restituisce dignità e ruolo sociale a chi troppo spesso viene visto solo come destinatario di assistenza. Qui i protagonisti sono le persone con disabilità, che diventano parte integrante del sistema di tutela e valorizzazione del patrimonio naturale”.
“Lama Balice è un luogo ricchissimo di biodiversità ma spesso dimenticato – ha aggiunto l’assessora all’Ambiente –. Iniziative come questa lo trasformano in un presidio di sostenibilità e coesione sociale. Le sentinelle sono un esempio concreto di come la natura possa essere uno strumento potente di partecipazione e consapevolezza”.
Le attività si articoleranno in percorsi di apprendimento dedicati alla scoperta delle specie autoctone, alla geodiversità, alle caratteristiche storiche e archeologiche del paesaggio e agli impatti antropici sull’ecosistema. I partecipanti saranno formati per identificare e segnalare fenomeni dannosi, come rifiuti abbandonati, incendi o incuria gestionale, contribuendo alla salvaguardia del parco.
Previsto anche il recupero di strutture inclusive già esistenti, come i percorsi barefooting e la segnaletica per ipovedenti, installate con il precedente progetto “Un Parco da Vivere”. Saranno inoltre realizzate nuove soluzioni accessibili, per garantire un’esperienza davvero completa e replicabile in altre realtà.
Durante i 24 mesi, il calendario sarà arricchito da eventi pubblici, laboratori e iniziative gratuite, aperti alla cittadinanza, per diffondere una cultura dell’inclusione legata alla tutela dell’ambiente.
Un progetto che dimostra come ambiente, formazione e diritti civili possano camminare insieme, trasformando la diversità in una risorsa per il territorio.