La normativa consente alla donna di partorire senza essere obbligata a riconoscere il neonato, che può essere affidato all’ospedale per poi essere avviato a un percorso protetto di adozione. In questo contesto, la ASL Bari ha sviluppato un sistema articolato e ben definito, fatto di protocolli chiari, strutture idonee e personale altamente formato.
«Si tratta di un momento estremamente delicato – sottolinea il direttore generale della ASL Bari, Luigi Fruscio – che richiede la massima attenzione per garantire la sicurezza e la dignità sia della madre che del bambino. Il nostro obiettivo è offrire una rete di protezione efficace, fatta di strumenti concreti e professionisti pronti ad affrontare ogni aspetto della procedura».
Il percorso prende il nome di “Parto in anonimato e abbandono di neonato in ospedale” e prevede una presa in carico tempestiva della donna, che viene accompagnata durante tutte le fasi del parto. «La madre viene assistita all’interno di un percorso sicuro e riservato – spiega il dottor Paolo Volpe, direttore del Dipartimento – ricevendo tutto il supporto necessario per affrontare il parto in condizioni di assoluta protezione. Il neonato, dal canto suo, viene immediatamente seguito dal punto di vista sanitario e tutelato anche sotto il profilo legale».
Le linee guida aziendali illustrano in modo dettagliato ogni passaggio: dall’ingresso della donna in ospedale alla gestione dei dati sanitari e anagrafici, fino alla segnalazione obbligatoria alle autorità giudiziarie competenti, incaricate di avviare le procedure per l’eventuale affidamento.
Un iter delicato, che richiede non solo precisione operativa, ma anche grande capacità di ascolto e accoglienza. Per questo, oltre al personale medico e ostetrico, sono coinvolti la Direzione Medica del presidio, gli assistenti sociali e tutto il team ospedaliero, chiamati a garantire il rispetto della privacy e la tutela dei diritti di entrambi i soggetti coinvolti: la madre e il neonato.
La riservatezza è un elemento imprescindibile dell’intero procedimento: il personale sanitario è tenuto al massimo silenzio sull’evento, a garanzia della dignità della donna e del buon esito delle successive fasi giuridiche.
Accanto alla dimensione clinica, la Asl Bari offre anche un’importante rete di supporto psicologico e sociale, per aiutare la donna a compiere una scelta consapevole e serena. Ogni paziente viene infatti accompagnata da assistenti sociali e psicologi specializzati, sia ospedalieri che territoriali, che forniscono ascolto e orientamento. Un ruolo chiave è svolto anche dai Consultori familiari, presenti in tutto il territorio dell’ASL.
Per chiunque necessiti di informazioni o desideri intraprendere questo percorso, è possibile rivolgersi direttamente ai Servizi Sociali ospedalieri o ai Punti Nascita delle unità operative di Ostetricia e Ginecologia presenti negli ospedali Di Venere e San Paolo di Bari, ad Altamura, Monopoli e Corato.
Ulteriori chiarimenti possono essere richiesti anche alle unità operative di Pianificazione Familiare dell’Ospedale San Paolo e del Presidio Integrato di Triggiano, al Servizio EvƏ dedicato alla salute sessuale e ai Consultori familiari della ASL Bari, dove operano esperti pronti a fornire indicazioni dettagliate su ogni aspetto del percorso da intraprendere.