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15 Marzo 2025 - 07:31
CANOSA - Un nuovo capitolo si apre per il Museo Archeologico Nazionale di Canosa di Puglia, destinato a trasformarsi in un moderno polo culturale. L’inaugurazione della mostra "Forme e colori dall’Italia preromana", curata da Massimo Osanna e Luca Mercuri, segna ufficialmente l’inizio di questo percorso. L’esposizione è ospitata all’interno dell’edificio scolastico "G. Mazzini", destinato a diventare la futura sede del Museo, offrendo spazi più ampi e funzionali per valorizzare il patrimonio archeologico locale.
Dopo aver riscosso grande successo in America Latina, con tappe nelle sedi degli Istituti Italiani di Cultura di Santiago del Cile, Buenos Aires e San Paolo, e dopo l’esposizione presso il Museo Nacional de Antropología di Città del Messico, la mostra giunge ora nella città che ha restituito i reperti in esposizione. Il percorso espositivo si arricchisce di un’opera inedita di straordinario valore, mai esposta prima.
L’allestimento sarà visitabile fino al 18 maggio 2025 e presenta alcune delle più raffinate produzioni artigianali dei Dauni, testimoniando le cerimonie funerarie delle élite canosine tra il IV e il II secolo a.C.. In mostra si possono ammirare armi, gioielli, ornamenti e preziosi vasi policromi, esempi dell’abilità delle botteghe locali dell’epoca. I reperti provengono dalle collezioni di alcuni tra i più importanti musei pugliesi, tra cui il Museo Archeologico Nazionale di Canosa di Puglia, il Museo Archeologico Nazionale di Taranto e il Museo Archeologico di Santa Scolastica di Bari, oltre ai depositi della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Barletta-Andria-Trani e Foggia e della Soprintendenza Nazionale per il Patrimonio Culturale Subacqueo.
Un elemento di particolare rilievo è l’inedito frammento di affresco recuperato dal Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale e assegnato alla Direzione Regionale Musei Nazionali Puglia nel dicembre 2024. L’opera, probabilmente proveniente da un ipogeo della Daunia, è esposta per la prima volta al pubblico.
Il Direttore generale Musei, Massimo Osanna, ha evidenziato il valore simbolico della mostra: "Il ritorno dei corredi funerari canosini nella loro terra d’origine rafforza il legame tra il patrimonio archeologico e la comunità locale. L’esposizione è impreziosita dalla presenza di un’opera inedita di straordinaria qualità artistica, perfettamente in linea con il tema della mostra".
Francesco Longobardi, Delegato della Direzione Regionale Musei Nazionali Puglia, ha sottolineato il significato dell’allestimento in una sede destinata a trasformarsi nel nuovo Museo: "L’organizzazione di questa mostra rappresenta un passo concreto verso la realizzazione del Museo Archeologico nella sua nuova sede. Il coinvolgimento della comunità locale in questo processo è essenziale per creare un centro culturale dinamico e partecipato".
Anche il Sindaco di Canosa di Puglia, Vito Malcangio, ha espresso soddisfazione per il progetto: "Il nostro straordinario patrimonio archeologico continua ad attrarre attenzione a livello nazionale e internazionale. Questo evento rappresenta un motivo di orgoglio per la comunità canosina, sempre più consapevole dell’importanza di valorizzare le proprie radici storiche".
L’esposizione rientra nel programma "Il racconto della bellezza", promosso dal Ministero della Cultura e dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, con l’obiettivo di far conoscere il patrimonio archeologico italiano nel mondo.
Filippo La Rosa, Vice Direttore Generale per la Diplomazia Pubblica e Culturale del MAECI, ha evidenziato il valore strategico dell’iniziativa: "Questo progetto è un esempio di diplomazia culturale che promuove il nostro patrimonio in una dimensione internazionale. Rafforzare il legame tra le radici storiche dei territori e il loro ruolo nel panorama culturale globale è una leva fondamentale per accrescere l’influenza dell’Italia nei principali contesti geopolitici".
La trasformazione del Museo è frutto di un lungo percorso avviato nel 2020, quando il Comune di Canosa di Puglia e l’allora Polo Museale della Puglia hanno siglato un accordo per la concessione gratuita per 50 anni di un’ala della scuola "G. Mazzini", destinata a ospitare la nuova sede espositiva.
Il nuovo Museo avrà un’area espositiva di oltre 3.000 metri quadrati, ben dieci volte più ampia rispetto agli attuali spazi di Palazzo Sinesi. L’obiettivo è creare un centro di riferimento per studiosi, visitatori e turisti, rafforzando l’identità culturale della città.
Grazie a un finanziamento complessivo di 7,1 milioni di euro, sono in fase di avvio i lavori per il primo lotto, che prevedono:
Conclusa la procedura di affidamento dei lavori, il cantiere, che durerà circa 24 mesi, porterà alla nascita di un polo culturale moderno e innovativo, in grado di restituire alla città il suo straordinario patrimonio in una cornice adeguata alla sua importanza.
Con la nuova sede del Museo Archeologico Nazionale, Canosa di Puglia si prepara a diventare un punto di riferimento per la valorizzazione della cultura daunio-romana, proiettandosi nel futuro senza dimenticare la ricchezza del suo passato.
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