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Canosa tra cultura e turismo: il rilancio parte dal Senato. Le foto

Un incontro a Roma ha riunito istituzioni, esperti e rappresentanti della comunità per tracciare il futuro della "Piccola Roma". L'obiettivo è valorizzare il patrimonio storico e archeologico

CANOSA DI PUGLIA - Un confronto strategico per il rilancio turistico, culturale ed economico di Canosa di Puglia si è svolto giovedì 13 febbraio nella prestigiosa cornice della Sala "Caduti di Nassirya" del Senato della Repubblica. L’incontro, intitolato “Visit Canosa. I dieci motivi per cui scoprire la Piccola Roma”, è stato promosso dal senatore Filippo Melchiorre, con il supporto della Fondazione Archeologica Canosina (FAC).

Alla presenza del Ministro della Cultura Alessandro Giuli e dell’amatissimo attore Lino Banfi, autentico ambasciatore della città, l’evento ha offerto uno spazio di riflessione sulle opportunità di crescita di Canosa, un territorio ricco di storia e tradizioni che punta ad affermarsi sempre più nel panorama nazionale e internazionale.

Una città con ambizioni da protagonista

Ad aprire il dibattito è stato il sindaco Vito Malcangio, che ha illustrato il lavoro svolto dall’amministrazione per migliorare il contesto urbanistico in cui si inserisce il vasto patrimonio archeologico cittadino. Malcangio ha sottolineato come i canosini debbano giocare un ruolo centrale in questo percorso, interpretando il territorio come un gioiello da valorizzare con cura e dedizione.

Sulla stessa linea l’europarlamentare Francesco Ventola, che ha evidenziato il potenziale della città nel conquistare nuovi spazi di visibilità, grazie anche a un tessuto culturale e sociale pronto ad accogliere il cambiamento.

Il sostegno delle istituzioni e il valore della storia

Tra i protagonisti dell’incontro, il Ministro Giuli, che ha visitato Canosa lo scorso novembre, ha paragonato la città a una "dea" da custodire e promuovere, ribadendo l’importanza di una collaborazione tra istituzioni, politica, associazioni e volontariato per un progetto di crescita condiviso.

Il Presidente della Fondazione Archeologica Canosina Sergio Fontana, insieme al Capo Dipartimento Tutela Patrimonio Culturale MiC Luigi La Rocca e al Direttore dei Musei Nazionali Massimo Osanna, ha evidenziato come il passato rappresenti la base per costruire un futuro sostenibile, generando opportunità di lavoro attraverso l’archeologia e il turismo.

Un ruolo centrale è stato riconosciuto alla Via Appia, recentemente inserita nel Patrimonio UNESCO, che collega idealmente Canosa a Roma lungo un percorso intriso di storia, cultura e valori.

La mostra itinerante e il ritorno a casa

Durante l’incontro è stato ricordato il successo della mostra itinerante “Forme e colori dell’Italia preromana”, inaugurata nel 2023 a Santiago del Cile alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Dopo aver toccato Buenos Aires, San Paolo e Città del Messico, l’esposizione approderà a Castel Sant’Angelo prima di concludere il suo viaggio proprio a Canosa il 14 marzo, con l’apertura presso il nascente Museo Archeologico Nazionale nella sede dell’ex edificio “Mazzini”.

Un momento di condivisione e prospettive future

L’evento ha visto la partecipazione di numerose personalità, tra cui il Presidente del Consiglio Comunale Michele Vitrani, l’Assessore alla Cultura Cristina Saccinto, l’Assessore ai Lavori Pubblici Nicola Di Palma, il membro del comitato tecnico-scientifico Matteo Ieva, oltre a rappresentanti della Pro Loco Canosa, del Rotary Club Canosa e dell’associazione “Canosiamo”.

Tanti anche gli illustri concittadini residenti a Roma, che hanno voluto essere presenti per dare il proprio contributo a un dibattito che segna un ulteriore passo avanti nel percorso di crescita e valorizzazione di Canosa di Puglia.

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