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Raccolta e trasporto pneumatico dei rifiuti, ecco perchè non parte. Le foto

Nelle zone Salinella e Taranto 2

Dovrebbe essere un fiore all'occhiello dell'Amministrazione Melucci e del suo piano di transizione ecologica “Ecosistema Taranto”. Ma, ad oggi, il sistema di raccolta e trasporto pneumatico dei rifiuti destinato a servire Salinella e Taranto 2 sembra più una rosa piena di spine – e che non vuole saperne di sbocciare. Originariamente, si sarebbe dovuti partire all'inizio del 2022, secondo il cronoprogramma originario, oggetto di diversi ritardi.

In questi giorni, la zona destinata ad essere servita dal pneumatico si sta però approcciando alla raccolta differenziata dei rifiuti tradizionale. Con l'avvio del servizio più di qualcuno si chiede che ne sarà quindi del gigantesco rettangolo che sorge - ricordando un po' il mitico monolite di '2001 Odissea nello spazio' - di fronte allo stadio di atletica “Valente” ed al palazzetto dello sport “Ricciardi”. Sono già stati installati i ventotto totem nuovi fiammanti che accoglieranno (o dovrebbero farlo) organico, indifferenziata, carta e plastica. Tutto inutile, almeno adesso. Perchè?

Il Centro Comunale di Raccolta di via Golfo di Taranto

In realtà, il collaudo del complesso sistema è già stato fatto, e passato. Il primo nodo è di natura per così dire burocratica, e riguarda la gestione dell'impianto. Non è difficile scioglierlo. Non potrà che essere l'ex Amiu, oggi Kyma Ambiente, a vedersi affidata in house la raccolta pneumatica, passando da un nuovo contratto di servizio visto che quello attuale prevede la differenziata ma secondo lo schema “classico”. Altra questione, quella relativa alla stessa natura hi tech di un impianto del genere, e delle sue ramificazioni. In Italia non c'è un precedente. Il Comune di Taranto e quello di Polignano a Mare, che ha realizzato un sistema gemello anche questo fermo, sono in contatto con una società di Barcellona partner dell'impresa che ha realizzato i lavori e dovrebbe affiancare i tecnici locali per i primi tre-sei mesi del servizio, mentre dovrà essere pronto il personale addetto alla manutenzione e capace di intervenire per possibili guasti.

Il costo dei lavori è di circa otto milioni di euro

Quello degli ipotetici malfunzionamenti è il secondo nodo, e si interseca con la decisione di avviare la differenziata old style anche dove sono già presenti i totem. Il precedente è quello degli avveniristici cassonetti ingegnerizzati, utilizzati da subito al Borgo e rivelatisi oggettivamente un fallimento, anche perchè mancava la 'cultura della differenziata'. Il timore allora è che un utilizzo improprio dei totem possa portare ad un 'crash di sistema' con conseguenze immaginabili.

«I cittadini devono abituarsi alla raccolta differenziata» spiega a Buonasera24.it l'assessore comunale all'Ambiente, Stefania Fornaro. «Per questo intendiamo partire in modo forte con il porta a porta, per far capire alla gente come funziona il servizio. Vediamo la risposta che abbiamo. Quindi si potrà avviare il pneumatico».

Stefania Fornaro

Nel contempo, il C.C.R., Centro Comunale di Raccolta di via Golfo di Taranto - sì, il rettangolo/monolite - dovrebbe comunque aprire le sue porte, entro la fine dell'anno, in modalità per così dire offline, come in analoghe strutture in altre zone della città.

Il sistema di raccolta pneumatica dei rifiuti è utilizzato prevalentemente in Nord Europa, ed a Taranto è stato finanziato con fondi dell'Unione Europea per otto milioni di euro. A regime dovrebbe servire 25.000 abitanti di Salinella e Taranto 2, con un sistema di condotte sotterranee lungo oltre sei chilometri. Nei mesi scorsi sono stati notevoli i disagi per la viabilità causati dai lavori, situazione che si sta riproponendo ora anche con la messa in sicurezza idraulica da poco avviata, con il cantiere a pochi metri proprio dal C.C.R. di via Golfo di Taranto. Il traffico viene deviato in un piccolo spiazzo sterrato tramutato ora in un imbuto per le auto, con conseguenze pesanti e dove la precedenza è di fatto regolata dalla legge del più forte - o più spericolato.  

I totem

L’opera in questo caso è finalizzata ad ottimizzare la rete di drenaggio e collettamento delle acque piovane e meteoriche in quella che è un'area da tempo soggetta a fenomeni di allagamento. E’ stato disposto il temporaneo divieto della sosta di auto ed altri mezzi e la momentanea e parziale interdizione del traffico veicolare con restringimento della carreggiata in via Golfo di Taranto, nel tratto compreso tra via Mar Grande e via Lago di Nemi, e della semicarreggiata sud di via Lago Maggiore. L’ordinanza ad hoc dispone inoltre che venga effettuata la rimozione forzata di tutti quei mezzi che dovessero essere lasciati in sosta nelle zone interessate dal provvedimento.   

Questi lavori, per quasi sei milioni di euro, includono la realizzazione di un nuovo sistema di drenaggio per ridurre la pericolosità idraulica durante eventi critici e la costruzione di due impianti di trattamento continuo. Stazione Appaltante è il Commissario di Governo per il contrasto del dissesto idrogeologico nella Regione Puglia.

I lavori per la messa in sicurezza idraulica

Un intervento che rappresenta «un passo fondamentale per garantire la sicurezza e il benessere dei nostri cittadini» ha dichiarato il sindaco Rinaldo Melucci a margine di una recente visita effettuata nel cantiere. «Si tratta di un’opera che, mai realizzata prima d’ora, punta ad ottimizzare la rete di drenaggio e collettamento delle acque piovane e meteoriche, in un'area storicamente soggetta a eventi di allagamento, migliorando la gestione delle acque e prevenendo i rischi legati al dissesto idrogeologico. Da parte della nostra Amministrazione c’è il massimo impegno per risolvere problemi datati e per elevare la qualità della vita nel quartiere Salinella, che in tal modo sarà messo nelle condizioni strutturali ideali per ospitare presso i suoi impianti sportivi i prossimi Giochi del Mediterraneo del 2026». 

Nuovi disagi per la viabilità

«Nel ringraziare il Commissario straordinario per la mitigazione del rischio idrogeologico, la Regione Puglia, ASSET, l’AQP» ha proseguito Melucci «desidero evidenziare che quest’opera si iscrive in un’agenda di forti interventi per un quartiere che in precedenza tutti avevano trascurato. Non soltanto queste opere di mitigazione del rischio idrogeologico sono le più imponenti ed importanti mai realizzate in Puglia, ma si aggiungono ad altri interventi strutturali che cambieranno il volto di questa area periferica cittadina. Il riferimento è al Parco della Salinella, al Centro di raccolta pneumatica di rifiuti che andrà in esercizio nel 2025, agli impianti sportivi dei Giochi del Mediterraneo (per i quali è propedeutica la sicurezza idraulica), alla Tangenziale Sud, il cui secondo lotto sarà consegnato alla fine di questo anno. Tutti elementi di valore che riqualificano un quartiere importante della città, un quartiere che sicuramente vedrà moltiplicate le ricadute economiche e la qualità della vita nei prossimi anni grazie all’adeguamento delle sue infrastrutture alle normative attuali».

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