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Asl Taranto

"Culla per la vita", coinvolti oltre 1.200 studenti

Ecco le scuole aderenti

Sono stati gli studenti delle ultime classi del Liceo Battaglini di Taranto, accompagnati dalle loro docenti, a partecipare al primo degli appuntamenti organizzati nell'ambito del progetto di promozione della conoscenza della ‘Culla per la vita’ nelle scuole superiori tarantine, realizzato da Asl Taranto insieme all’associazione Simba e a Teleperformance Italia. Ad ospitare l'incontro di questa mattina la Sala delle Feste del Circolo Ufficiali della Marina Militare di Taranto.

Obiettivo, sensibilizzare le giovani generazioni a una genitorialità responsabile e informarle sulle varie opzioni offerte dalle istituzioni e dalla legge a supporto della maternità, fino al parto in anonimato in ospedale. Al primo incontro, oltre al direttore generale Asl Taranto Vito Gregorio Colacicco, alla Ppesidente di Simba Odv Deborah Cinquepalmi e al responsabile della comunicazione interna di Teleperformance Italia Alessandro Ladiana, hanno partecipato anche il pediatra Mario Marranzini e la psicologa Comasia Colucci.

Con questo primo incontro – ha affermato il direttore generale della Asl Taranto Vito Gregorio Colacicco – si avvia questo importante progetto di confronto e sensibilizzazione per le scuole che coinvolgerà oltre 1200 ragazzi con più di 16 anni. Sono orgoglioso di questa iniziativa e molto soddisfatto per la partecipazione dei ragazzi e delle ragazze che dimostrano interesse per questi temi sociali e maturità nell’approccio”.

Gli incontri con le scuole proseguiranno con il liceo “Vittorino da Feltre” e gli istituti “Maria Pia”, “Pitagora”, “A. Volta” e “Galileo Galilei” di Taranto, che hanno aderito finora, ma non si esclude il coinvolgimento di altri istituti: i volontari di Simba e rappresentanti di Teleperformance Italia si recheranno nelle scuole per incontrare gli studenti e spiegare loro come funziona la ‘Culla per la vita’ e quali sono i diritti e le possibilità offerte dalla legge a tutela della genitorialità.

Teleperformance Italia ha sostenuto sin dal principio la ‘Culla per la vita’, in linea con l’impegno dell’azienda sul territorio a sostegno della qualità della vita di tutte le persone, da zero a 100 anni. Per i ragazzi, attentissimi al tema, – ha aggiunto il responsabile della comunicazione interna di Teleperformance Italia Alessandro Ladiana – quella di oggi è stata occasione per porre domande anche su altri temi che stanno loro a cuore. Trovare enti, professionisti e imprese pronti ad ascoltarli, ha dimostrato loro che c’è una rete pronta a sostenerli e che Internet non è la loro unica ancora di salvezza”.

La ‘Culla per la Vita’ è attiva a Taranto sin da dicembre 2016, quando venne consegnato alla città questo spazio protetto nel quale le mamme in difficoltà possono affidare i propri bambini neonati in totale sicurezza e con la completa garanzia di anonimato. La ‘Culla’ è stata creata grazie all’impegno dell’Associazione Simba OdV (a quei tempi denominata ‘Abio Taranto’), che ha accolto il suggerimento dell’allora direttore della Terapia Intensiva Neonatale, l’indimenticato pediatra Oronzo Forleo, e alla generosità di Teleperformance Italia, che avviò una raccolta fondi interna e donò 8.000 euro. Da allora, non è mai stata azionata per affidare un bambino.

La ‘Culla per la Vita’ è situata sulla parete esterna dell’Ospedale Santissima Annunziata, all’incrocio tra via Dante e via Crispi, in un angolo ben riservato della strada ma comunque vicinissimo all’Unità terapia intensiva neonatale del nosocomio. La struttura è composta da una culla termica posta dietro una tapparella automatica, che si attiva una volta premuto il pulsante apposito; è riscaldata, dotata di sensori hi-tech che monitorano la temperatura, il battito cardiaco e la respirazione del neonato. A seguito dell’attivazione dell’apertura, la tapparella rimane aperta per circa un minuto: se non ci sono movimenti di introduzione del neonato all’interno, si richiude automaticamente e il sistema è pronto per un’altra apertura. Se invece viene rilevata l’introduzione all’interno della culla di un neonato, la tapparella si chiude mettendo al sicuro il bambino in un ambiente termicamente adeguato. Un sistema di sicurezza impedisce la riapertura dall’esterno della tapparella mentre un sistema di allarme allerta gli operatori sanitari in ospedale, che possono raggiungere la culla in pochissimo tempo, estrarla dalla struttura esterna e portarla nel reparto di Terapia Intensiva Neonatale. Nel rispetto della privacy e della legge, non vengono attivate procedure per rintracciare o identificare chi ha lasciato il neonato nella culla, poiché questa persona ha esercitato un proprio diritto, lasciando il bambino in sicurezza e senza compiere alcun reato.

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