Tre tartarughe Caretta Caretta tornano in mare. Il video

TRANI - Un incontro inatteso e di grande valore naturalistico ha segnato nei giorni scorsi un’attività di controllo dei fondali marini al largo della costa di Trani. Una squadra del Nucleo Carabinieri Subacquei di Pescara, impegnata in operazioni di monitoraggio a circa 2 miglia dal porto, si è trovata a condividere un momento particolarmente significativo con gli operatori del Centro Recupero Tartarughe Marine WWF di Molfetta.

Nel tratto di mare interessato, l’equipaggio del WWF stava effettuando il rilascio di 3 esemplari di Caretta Caretta, precedentemente soccorsi e sottoposti a cure specialistiche. Le tartarughe erano state recuperate in condizioni critiche, con sintomi compatibili sia con annegamento sia con gas embolismo, patologie che avevano reso necessario un periodo di degenza di circa 20 giorni presso il centro di recupero.

Una volta ristabilite le condizioni fisiche ottimali, gli animali sono stati accompagnati nuovamente in mare aperto. L’incontro casuale tra i militari subacquei e il personale del WWF ha permesso di trasformare il rilascio in un’azione condivisa, culminata con l’immersione e il ritorno delle tartarughe nel loro habitat naturale a una profondità di circa 18 metri.

Il rilascio è avvenuto in un’area selezionata per profondità adeguata e distanza dalla costa, garantendo alle Caretta Caretta le migliori condizioni per riprendere la vita in libertà. Un’operazione condotta in totale sicurezza, nel rispetto delle esigenze biologiche della specie.

L’episodio conferma il valore della collaborazione tra istituzioni e associazioni ambientaliste, un impegno comune che trova fondamento anche nel Protocollo d’intesa tra l’Arma dei Carabinieri e WWF Italia, volto a rafforzare le attività di tutela delle specie protette e dell’ambiente marino.

I Carabinieri Subacquei, dislocati tra il Centro Subacquei di Genova e i 6 Nuclei operativi presenti sul territorio nazionale a Genova, Pescara, Roma, Napoli, Cagliari e Messina, rappresentano una delle eccellenze dell’Arma. Oltre alle operazioni di soccorso e ricerca in mare e sui fondali, i militari specializzati sono impegnati in attività di polizia giudiziaria, nel recupero di reperti archeologici sommersi e nelle azioni di protezione e studio dell’ambiente marino, contribuendo in modo concreto alla salvaguardia del patrimonio naturale.