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Le tradizioni nuziali di cui gli italiani non possono fare a meno

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Quali sono le usanze più diffuse tra le coppie italiane? Di quali proprio non si può fare a meno?

Che si appartenga alla generazione X, Millennial o Z, poco importa, ci sono tradizioni nuziali che oltrepassano il proprio tempo e finiscono per trasformarsi in evergreen immancabili. Non vedere l’abito della sposa prima del giorno delle nozze, dormire separati la notte precedente, regalare confetti, farsi accompagnare all’altare dal papà o dalla mamma: sono tante le usanze che conservano tuttora una forte presenza nei matrimoni italiani, alcune si stanno perdendo, altre ancora si mantengono e ci sono poi quelle emergenti che si impongono.

Come riporta AdnKronos, se è innegabile che ognuna di queste tradizioni esercita un’influenza importante nella costruzione dell’immaginario collettivo legato al matrimonio, è però altrettanto vero che nessuna di esse è imprescindibile. Infatti, secondo Il Libro Bianco del Matrimonio, pubblicato da Matrimonio.com in collaborazione con il professor Carles Torrecilla, Google ed Esade Business School, solo 8 sono scelte dal 50% degli sposi, il che significa che ce ne sono molte altre che rischiano gradualmente di scomparire.

Ma quali sono attualmente le usanze più diffuse tra le coppie italiane? Di quali proprio non si può fare a meno? Scopriamolo insieme!

Non vedere l’abito da sposa prima delle nozze? Imprescindibile per 9 coppie su 10

Le principali tradizioni non implicano una spesa economica importante, ma rappresentano un rituale che arricchisce il matrimonio rendendolo indimenticabile. Non è un caso che le usanze più diffuse, stando ai dati de Il Libro Bianco del Matrimonio, abbiano un valore simbolico.

Al primo posto delle tradizioni più seguite dalle coppie italiane si trova la superstizione per eccellenza: lo sposo non deve vedere l’abito da sposa prima delle nozze. Oltre 9 futuri sposi su 10 (91% degli intervistati, un autentico plebiscito) considera imprescindibile questa usanza.

Medaglia d’argento per la tradizione di arrivare alla cerimonia accompagnati dalla mamma/papà (82%) e terzo posto per quella di regalare confetti a invitati e conoscenti (80%).

Completano la Top 5 i due classici lanci: quello del bouquet (76%) e quello del riso (73%).

Dormire separati la notte prima delle nozze è una delle usanze più diffuse

Nonostante sempre più coppie scelgano di convivere prima della celebrazione del matrimonio (81%, secondo Il Libro Bianco del Matrimonio), l’usanza di dormire separati la notte prima delle nozze (68%) sembra non esser passata di moda.

Continuano a riscuotere successo anche il classico primo ballo nuziale (70%) e la tradizione simbolica di indossare una cosa vecchia, una nuova, una regalata, una prestata e una blu (51%).

Seguono a distanza il lancio della giarrettiera (31%) e i vari scherzi da parte degli amici (23%).

Tradizione che viene, tradizione che va

Nella parte bassa della classifica ci sono poi quelle usanze considerate più anacronistiche che continuano a sopravvivere, pur senza lo stesso vigore di una volta: è il caso della serenata, organizzata dal 19% delle coppie, e della festa per le pubblicazioni, la cosiddetta “promessa”, realizzata dal 15%.

Un capitolo a parte meritano invece quelle tradizioni emergenti che poco a poco si stanno consolidando e che sembrano conquistare sempre più adepti: si tratta dei riti simbolici con cui i neo sposi intendono personalizzare le nozze.

Prima fra tutte la cerimonia della sabbia (7%) che in pochissimo tempo si è convertita in un must irrinunciabile, apprezzata soprattutto per l’atmosfera romantica e poetica che riesce a creare.

Prendono sempre più piede anche il rituale dell’handfasting (3%), ispirato al matrimonio di origine celtica, e la suggestiva cerimonia della luce (2%), conosciuta anche come rito delle candele.

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