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Ex Ilva, Bitetti: "Ecco perché domani sarò a Roma"

Le parole del sindaco di Taranto in vista dell'incontro che si terrà con il ministro Urso

Ex Ilva, Bitetti: "Ecco perché domani sarò a Roma"

Il sindaco Piero Bitetti in aula consiliare - foto di Francesco Manfuso

Il sindaco di Taranto, Piero Bitetti, in vista della riunione con le istituzioni territoriali convocata per domani a Roma dal Ministro del Made in Italy, Adolfo Urso, sul futuro dell'Ex Ilva, ha dichiarato che "ritengo pienamente comprensibile e legittima la linea finora adottata dalle organizzazioni sindacali. Le loro proteste rappresentano un segnale drammatico che le istituzioni non possono ignorare. Condividiamo le loro motivazioni, non si può dividere Nord e Sud, non si può pensare ad uno "spezzatino", e non si può slegare il tavolo dall'ampiezza del ragionamento. Sarò a Roma in primis per dare voce a queste preoccupazioni e per sostenere una soluzione che tuteli lavoratori, ambiente e futuro della città.

Domani poi intendo aprire un nuovo capitolo nella complessa vicenda dell'Ex Ilva. Chiederò innanzitutto al Ministro Urso di fornirci un quadro puntuale e trasparente degli investimenti — o potenziali investimenti — destinati a Taranto. Più volte, anche in sedi ufficiali, si è fatto riferimento a nuove realtà pronte a investire nella nostra città: è arrivato il momento di conoscere nel dettaglio la natura, la consistenza e i tempi di queste opportunità economiche. I posti di lavoro che quasi certamente andranno perduti devono essere compensati con nuove iniziative produttive, calibrate sulle competenze e sulle caratteristiche della forza lavoro in uscita".

Continua il sindaco: "Contestualmente, intendo proporre l'istituzione di un "Tavolo Taranto" stabile, sotto il coordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri, non limitato al solo Ministero del Made in Italy, ma esteso al Ministero dell'Ambiente e al Ministero dell'Università e della Ricerca. Solo mettendo insieme, con continuità, queste componenti — sviluppo economico, riconversione ambientale, innovazione, ricerca e formazione — possiamo costruire una visione unitaria e credibile del futuro non solo dell'Ex Ilva, ma dell'intera città. La diversificazione economica non può più essere un principio astratto: deve diventare un percorso operativo, con progetti, risorse e tempi certi, capace di trattenere i nostri talenti, formarli e offrire loro opportunità concrete qui, sul territorio".

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