Emiliano ne perde tre su Azione

Due consiglieri regionali del Partito Democratico lasciano il Pd e passano in Azione di Carlo Calenda. Si tratta di Fabiano Amati e Ruggiero Mennea, il cui approdo tra le fila di Azione arriva al culmine di un lungo percorso di feroce critica sia verso il Pd che verso la gestione di Michele Emiliano alla guida della Regione. Proprio il presidente Emiliano ha chiarito che i due consiglieri ora sono fuori dalla maggioranza: «La nostra maggioranza di Governo è composta da Pd, Liste civiche e Movimento 5 Stelle. Nessun dialogo politico è mai stato intrapreso con Azione e Italia Viva, che hanno fatto sempre una ferma opposizione alla nostra amministrazione sia prima che dopo le elezioni regionali. Dopo avere acquisito parere conforme da tutte le forze di maggioranza, non posso che estromettere formalmente dalla maggioranza tutti i consiglieri che oggi hanno aderito alla nuova formazione politica». Netta anche la presa di posizione di Marco Lacarra e Filippo Caracciolo, rispettivamente segretario regionale e capogruppo del Pd in consiglio regionale: «La scelta di due consiglieri del Pd di aderire al partito di Calenda è una dichiarazione di guerra aperta alla maggioranza in Regione Puglia». E il deputato Ubaldo Pagano (Pd) rincara la dose: «Calenda? Atteggiamento da bulletto di quartiere». Calenda ribatte su twitter: «Michele Emiliano ha perfettamente ragione: non ho alcun rispetto per il suo modo di governare la Puglia: dalla Xylella, al Tap, all’Ilva». Passa in Azione anche il civico Sergio Clemente. Nei giorni scorsi era stato il consigliere regionale tarantino Massimiliano Stellato a prendere le distanze dalla maggioranza: «Il mio percorso politico prosegue con il Terzo Polo, insieme ad Italia Viva. Con l’adesione alla linea politica del partito di Matteo Renzi, è contestuale la mia presa di distanza dal governo regionale».