Il consigliere col vizietto (a luci rosse)

Devono avere proprietà afrodisiache alcune riunioni delle commissioni consiliari del Comune di Taranto. Non si spiegherebbe altrimenti l’effetto che producono su taluni consiglieri. Anzi, su uno in particolare. Chissà, forse leggere gli atti in discussione con i “premesso che”, “considerato che”, “visto “che”,  deve sortire qualche tempesta ormonale su cui la scienza dovrebbe cominciare a indagare. Perché qui si tratta di capire come sia possibile che una riunione dove magari si sta discutendo di piani strategici del commercio o di pratiche per l’insediamento di attività economiche possa generare un vero e proprio effetto Viagra. E così, nella riunione della Commissione Attività Produttive di martedì 7 maggio, mentre si discuteva di questioni portuali, dal microfono di uno dei consiglieri collegati da remoto sono arrivati gemiti e mugolii inequivocabili. Il tutto accompagnato da altrettanto inequivocabili voci femminili di incitamento, cariche di entusiasmo godereccio che non lasciavano spazio ad interpretazioni. L’imprevisto fuori onda audiofonico è durato una manciata di secondi, poi qualcuno munito di buon senso, dopo l’iniziale imbarazzo, ha avuto la prontezza di spegnere l’audio. È rimasta così solo l’eco delle risatine degli altri consiglieri comunali collegati i quali non si aspettavano certo un inizio di mattinata così effervescente. Il fatto è che il consigliere protagonista dell’episodio non è nuovo a sortite di questo tipo. Già in una precedente occasione – a quanto pare era il giorno del suo compleanno – aveva dato prova dell’invidiabile carica ormonale che gli procurava la riunione di commissione. In quella circostanza tanta prorompente virilità si era manifestata non solo sul canale audio ma anche attraverso qualche frammento video decisamente hot. Se l’irresistibile richiamo questa volta gli ha fatto dimenticare di spegnere il microfono, quella volta infatti a restare accesa fu addirittura la webcam. Che dire? Vuoi vedere che davvero le riunioni di commissione sortiscono questo insolito ringalluzzimento? Siamo quindi di fronte ad una economicissima alternativa a certa tipologia di costosi eccitanti? C’è solo un dubbio: ma il gettone di presenza riconosciuto ai consiglieri  nell’esercizio delle loro funzioni, vale anche per certe particolari funzioni? Perché qualche cittadino onesto pagatore di tasse potrebbe anche infervorarsi nell’apprendere che l’ora di commissione si trasforma in alcuni casi in un momento di sollazzo a spese del contribuente.