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Nasisi

«Così la nuova stazione cambierà Taranto»

In campo Governo e Regione Puglia

Il sottosegretario Ferrante a Taranto

Il sottosegretario Ferrante a Taranto

«Con soddisfazione ho avuto conferma della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea del bando di gara per la progettazione esecutiva e la realizzazione della nuova stazione di Taranto Nasisi. Proprio recentemente sono stato a Taranto, accompagnato dall’on. Vito De Palma e dal consigliere regionale Massimiliano Di Cuia, per constatare personalmente lo stato di alcune opere viarie e ferroviarie di particolare interesse per la provincia stessa, anche in previsione della necessità di rispondere all’aumento dei flussi attesi per i prossimi Giochi del Mediterraneo del 2026. Teniamo alta l’attenzione sulle esigenze infrastrutturali e di collegamento della città, che rappresenta una realtà viva del nostro Mezzogiorno». A parlare è il sottosegretario al Mit, Tullio Ferrante.

Il sottosegretario Ferrante

Il progetto prevede il recupero dell’ex-stazione ferroviaria di Taranto Nasisi, sulla linea Taranto - Brindisi, e la realizzazione di un terminal intermodale ferro-gomma con annessa area di parcheggio. L’intervento fornirà benefici in termini di nuova accessibilità al sistema ferroviario e prevede il prolungamento sino a Nasisi dei servizi Bari – Taranto, così come indicato nell’Accordo Quadro con la Regione Puglia del 2021, oltre a creare possibilità di interscambio modale tra il servizio ferroviario ed i servizi extra – urbani su gomma provenienti dalla Provincia di Taranto. L’attivazione della stazione è prevista nel 2026 e l’intervento è ricompreso all’interno del Contratto Istituzionale di Sviluppo Area di Taranto, con un costo stimato pari a circa 34 milioni di euro. «Il Governo – continua Ferrante - è fortemente impegnato nel recepimento delle istanze e delle criticità infrastrutturali e trasportistiche in zone nevralgiche del nostro paese, per lo sviluppo di nuovi flussi passeggeri e merci e per il potenziamento di itinerari strategici che si innestano nei tessuti produttivi del Mezzogiorno».

Il progetto

Dalla Regione Puglia arrivano le parole dell’assessore ai Trasporti e alla Mobilità sostenibile, Anita Maurodinoia. «Con la pubblicazione da parte di Rete Ferroviaria Italiana della gara per la progettazione esecutiva e la realizzazione della nuova stazione di Taranto Nasisi si chiude un anno che ci ha visti impegnati affinché questo progetto potesse diventare realtà». L’investimento è finanziato con fondi FSC, MEF e FOI.

«Il mio Assessorato» dice Maurodinoia «aveva provvisoriamente ammesso a finanziamento questo progetto già nel 2020, per complessivi euro 15.000.000 a valere sul FSC Patto per il Sud, nel frattempo sono state trovate altre risorse e soprattutto in questo 2023 la Regione con gli altri soggetti interessati ha sbloccato tutti gli iter autorizzativi. L’impianto esistente verrà così riqualificato e trasformato in una stazione passeggeri dotata di tre binari, con funzione anche di terminal intermodale gomma-ferro. Questo consentirà di incentivare il trasporto pubblico locale verso il centro città e le aree extraurbane e di rivitalizzare il quartiere Paolo VI, in cui ricade. Le stazioni per come le concepiamo noi devono essere luoghi di aggregazione sociale e di promozione territoriale, in questo caso ancor di più dato che a Nasisi è previsto un interessante progetto di archeologia industriale tramite la valorizzazione dell’antico scalo ferroviario risalente ai primi del ‘900».

Anita Maurodinoia

L’intervento messo a gara prevede, come detto, il recupero dell’ex stazione ferroviaria di Taranto Nasisi, posta alla progressiva chilometrica 3+999 della linea Taranto-Brindisi, fra le stazioni di Taranto e Monteiasi-Montemesola e prossima al quartiere Paolo VI.

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