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Il commento

Le candeline di Stellato

Il consigliere che ha portato Melucci da Renzi compie 50 anni: una festa con invitati speciali...

Massimiliano Stellato, presidente regionale di Italia Viva

Massimiliano Stellato, presidente regionale di Italia Viva

Il 6 dicembre è il compleanno di Massimiliano Stellato. Compie 50 anni e per lui è pronta una grande festa al Mon Reve. Sulla torta non le candeline ma le bandierine dei consiglieri comunali che ogni giorno riesce a portare dalla sua parte. C’è da scommetterci che un posto d’onore tra gli invitati spetterà a Rinaldo Melucci, forse unico sindaco di Italia Viva nel Bel Paese. Per Stellato un genetliaco da favola: è riuscito a mettere insieme in consiglio comunale il più nutrito gruppo di consiglieri che Matteo Renzi abbia in Italia e, appunto, è riuscito persino nell’impresa di portare alla corte di Matteo quel Rinaldo che appena due anni fa lo stesso Stellato aveva disarcionato dalla sella di Palazzo di Città. Bisogna avere l’abilità di un acrobata per realizzare tutto ciò: mandare a casa un sindaco, mettergli contro una coalizione con un altro candidato sindaco, perdere le elezioni e poi agguantarsi il sindaco che aveva mandato a casa – nel frattempo rieletto - e portarselo nel suo nuovo approdo politico, plasmandolo in un nuovo di testimonial renziano. Va da sé, per restare in questa bizzarrìa politica tutta tarantina, che il candidato sindaco che la coalizione di Stellato aveva opposto a Melucci era Walter Musillo, proprio colui il quale nelle precedenti elezioni aveva trasformato un operatore portuale sconosciuto ai più, cioè Melucci, nel candidato sindaco del centrosinistra.

Diciamo la verità: a Melucci sindaco ci credevano in pochi nel 2017 e infatti al primo turno era stato sopravanzato nettamente dalla candidata del centrodestra: Stefania Baldassarri, ex direttore del carcere di Taranto, ora pienamente riabilitata dopo una lunga parentesi vissuta col sospetto di essere stata collusa con ambienti non proprio raccomandabili. Ma il centrodestra, nell’occasione, riuscì masochisticamente a perdere il ballottaggio e alla volta successiva, dopo aver contribuito a mandare a casa Melucci, non trovò niente di meglio che candidare l’ex segretario provinciale del Pd, cioè Walter Musillo, colui il quale, appunto, aveva costruito la candidatura vincente di Melucci la volta precedente. Insomma, se ci fosse la classifica delle bizzarrìe, Taranto non avrebbe rivali e allora sì che ce ne faremmo un baffo delle graduatorie del Sole 24 Ore. Lì, purtroppo per noi, bizzarrìe non ce ne sono. Ah, dimenticavamo: buon compleanno Stellato e riserva un posto d’onore anche a Michele Pelillo: se lo merita…

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