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Consorzi di bonifica

"Stop a cartelle pazze"

Di Cuia e Scalera portano il caso in Regione

La sede del Consiglio regionale della Puglia

La sede del Consiglio regionale della Puglia

"Si persevera nel battere cassa con cittadini e agricoltori senza erogare alcun servizio". É l'accusa lanciata dai consiglieri regionali Massimiliano Di Cuia (Forza Italia) e Antonio Scalera (La Puglia Domani).
 
“Il consorzio di bonifica di Stornara e Tara, esattamente come gli altri enti consortili pugliesi, continua a inviare ai cittadini richieste di pagamento per i tributi 630 e 750. La situazione, ormai, ha raggiunto l’acme dell’inaccettabile: si persevera nel battere cassa con cittadini e agricoltori senza erogare alcun servizio. Infatti, alle pretese di pagamento non corrispondono le opere e gli interventi che il consorzio dovrebbe effettuare visto che non risultano manutenzioni e bonifiche dei beni rientranti nell’area di competenza. Eppure, il consorzio ha inviato avvisi non solo per l’anno in corso, ma anche per i precedenti fino al 2018 e la giurisprudenza, sul punto, è univoca: il beneficio deve essere effettivo e reale e non ipotetico e potenziale. Come è ormai noto, di effettivo e reale c’è ben poco ed è per questo che i cittadini sono esasperati, tanto da sollecitare una vera mobilitazione sul territorio a cui numerosi Comuni hanno aderito - osservano Di Cuia e Scalera - Abbiamo depositato una richiesta di audizione dell’assessore regionale all’Agricoltura e del commissario straordinario unico dei consorzi per fare il punto della situazione, ma non solo: sarà la sede per richiedere l’annullamento o la sospensione degli avvisi di pagamento e l’avvio di una verifica sulla legittimità sostanziale della pretesa contributiva”.

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