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Il caso

Il Consiglio comunale si spacca anche sulle cozze

Lite durante la seduta monotematica. L’opposizione abbandona l’aula

L'attività svolta dai mitilicoltori tarantini (foto d'archivio)

L'attività svolta dai mitilicoltori tarantini (foto d'archivio)

Il Consiglio comunale monotematico sulla crisi della mitilicoltura tarantina è stato, ancora una volta, terreno di scontro tra maggioranza e opposizione.

Di Cuia (FI); Battista (Lega); Vietri e Toscano (FdI): «Maggioranza precaricatrice e antidemocratica».

«Il Consiglio comunale monotematico è stato convocato su nostra iniziativa. Abbiamo quindi presentato il nostro documento da sottoporre alla discussione dell’aula, iscritto al primo punto all’ordine del giorno. In apertura dei lavori, senza neanche attendere l’intervento delle associazioni dei mitilicoltori presenti in aula, la maggioranza, per evitare il dibattito e che le nostre ragioni trovassero voce, ha chiesto l’anticipo della discussione del proprio documento. L’intento, chiaramente, era quello di procedere con l’approvazione del loro documento per poi far cadere il numero legale, impedendo la discussione del nostro. Un atteggiamento prevaricatore ed antidemocratico inaccettabile, ancora di più su un tema come questo che riguarda un comparto strategico per l’economia locale. Come al solito la maggioranza ed il sindaco - anche oggi (ieri per chi legge, ndr) assente - si sottraggono alla discussione ed al confronto. Con buona pace degli operatori del settore che hanno un urgente bisogno di sostegno e misure concrete, non certo di una politica infantile e incapace di portare a termine un impegno con serietà».

Francesco Cosa, consigliere comunale opposizione: «Ennesimo atto di arroganza di una maggioranza inqualificabile: la maggioranza Melucci».

Martedì  grazie alle forze di opposizione si è svolto il consiglio comunale monotematico sulla Crisi del comparto mitilicoltura.

Come sempre il sindaco Melucci assente. Come spesso accade la maggioranza pur di mettere il bavaglio alle forze di opposizioni ha impedito il regolare svolgimento del Consiglio Comunale tanto da costringere le opposizioni ad abbandonare l’aula. Solo per garbo istituzionale le forze di opposizione, prima di abbandonare l’aula, hanno ascoltato le rimostranze esternare da parte dei rappresentanti delle associazioni di categoria che hanno lamentato tutta una serie di mancanze e colpe direttamente addebitabili e riconducibili al Comune di Taranto.

Dalla mancanza del Piano delle Coste, alla mancanza di punti di Sbarco e approdo per finire all’impossibilità di rilasciare nuove concessioni. L’ordine del giorno presentato dalle opposizioni ma non discusso a causa della mancanza di democrazia dell’amministrazione Melucci, aveva l’intento di trattare il fenomeno della mitilicoltura nel suo complesso e non solo per ciò che attiene il fenomeno della moria delle cozze dovuta alle alte temperature. Alte temperature tra l’altro che sono note ogni anno ma per le quali sistematicamente il Comune di Taranto non offre nessuna soluzione strutturale. Ne avremmo voluto parlarne in consiglio comunale perché siamo stanchi delle bugie targate Melucci. Perché vogliamo risposte concrete dalla Politica e dai tecnici. Vogliamo risposte in relazione ad esempio al Tavolo permanente per la Mitilicoltura. Un tavolo inesistente. Convocato forse appena una volta quando invece dovrebbe avere una cadenza di convocazione almeno mensile per produrre risultati».

Gruppo consiliare Pd: «Va gestita l’ emergenza, ma vanno anche individuate strade per costruire soluzioni strutturali alle varie criticità»

«La molluschicoltura tarantina è oggi praticata prevalentemente da cooperative o ditte, spesso a conduzione individuale e/o familiare. Secondo i dati non aggiornatissimi, ma ufficiali, tra Mar Piccolo e Mar Grande, operano un totale di 37 imprese di molluschicoltura che impiegano circa 900 addetti, occupando una superficie concessa di circa 10 chilometri quadrati. Il caldo torrido dell’estate 2023 ha inferto un altro duro colpo alla mitilicoltura di Taranto. Ma non è questa, purtroppo, la prima crisi del settore. Da anni questo comparto è in sofferenza, eppure si tratta di un settore importantissimo per l’economia ionica, per l’immagine del  territorio e per tutta la filiera della blue economy. Oggi affrontiamo l’emergenza caldo, è giusto tenerne conto, ma questo settore merita da parte di tutti noi un’attenzione costante. Già a fine luglio i mitilicoltori, attraverso le loro associazioni di categoria, avevano lanciato l’allarme: il caldo aveva compromesso quasi il 50% della produzione del 2023. Un danno ingentissimo in termini economici, un dramma per tante imprese, per tanti addetti, quindi per tante famiglie. A seguito di questa emergenza  la Regione Puglia, sensibile all’allarme della categoria e raccogliendo le sollecitazioni delle forze politiche di maggioranza e opposizione, lo scorso 8 agosto ha attivato un bando regionale che assegna sostegni economici al settore produttivo della mitilicoltura. E’ stata prevista una dotazione finanziaria di 300mila euro per le imprese di molluschicoltura, titolari di superfici in concessione per la coltivazione dei mitili. Si tratta - spiegano dal Pd - di un importo maggiore rispetto a quello concesso lo scorso anno; ciò proprio in considerazione della particolare criticità del momento. I produttori, in sostanza, possono chiedere un contributo rinveniente dal Fondo di solidarietà per il settore della pesca e della mitilicoltura che la Regione Puglia ha messo a disposizione, per andare incontro alle difficoltà del settore. E’ sicuramente una prima e positiva risposta, per la quale  ringraziamo l’assessore regionale Donato Pentassuglia, ma al tempo stesso non possiamo non manifestare il timore  che non sarà sufficiente a lenire le sofferenze del comparto. Forse dovremmo domandarci se sussistono i presupposti per chiedere al Governo la dichiarazione dello stato di emergenza, come ha fatto il governatore Zaia in Veneto, per la produzione di vongole distrutta dal granchio blu. In ogni caso, quello verso cui forse tutti dovremmo dirigerci, è un dibattito che non sia solo un momento di confronto, sempre utile se condotto su basi costruttive, ma soprattutto un momento che segni l’avvio di un percorso che porta concretamente ad una nuova attenzione verso la mitilicoltura tarantina. Un’attenzione non più orientata a gestire l’emergenza,  quindi le problematiche legate al caldo o alle questioni ambientali, ma un’attenzione che diventi costante e strutturale per un settore che a pieno titolo rientra nel programma di rigenerazione e rilancio economico, sociale e culturale dell’Amministrazione Melucci. Un tavolo permanente, una commissione specifica, la richiesta di incontri mirati. Le strade percorribili sono diverse, la scelta è politica, e la nostra è quella di dimostrare concretamente e costantemente la dovuta attenzione alle legittime istanze dei mitilicoltori.

Odone (consigliere comunale M5S): «Il Governo non abbandoni la mitilicoltura tarantina»

«Nella seduta monotematica consiliare sul tema della mitilicultura il MoVimento 5 Stelle ha espresso con forza la necessità di sostenere uno dei comparti identitari della città di Taranto.

Abbiamo sostenuto l’ordine del giorno della maggioranza considerando l’intero settore della Mitilicultura come assolutamente strategico all’interno del processo di riconversione economica del territorio jonico. Abbiamo ribadito la necessità di sollecitare il governo nazionale a sostenere l’intero comparto ricordando le iniziative che il Movimento 5 stelle ha già intrapreso a livello parlamentare a favore della mitilicultura tarantina, tutte purtroppo rimaste inascoltate dal Governo Meloni - spiega il consigliere M5S - Il primo è stato l’emendamento al Decreto Emergenza Clima nel quale il Senatore Turco, a nome del M5S, ha chiesto: l’estensione della declaratoria dello stato di calamità naturale anche al settore della mitilicultura e della pesca, nonché il ristoro dei danni derivanti dalla perdita della produzione dell’intero comparto a seguito della crisi climatica derivante dall’aumento delle temperature del mare ed infine la Cassa Integrazione straordinaria per gli operatori del settore. Ricordiamo a tutti che l’Emendamento e’ stato bocciato anche dai rappresentanti del territorio, presenti in aula Senato, delle forze politiche che oggi siedono nei banchi dell’opposizione del Consiglio Comunale di Taranto. Non ultima l’interrogazione parlamentare del 23 luglio scorso sulle medesime proposte ai Ministri competenti, ad oggi priva di una risposta».

«Adesso speriamo che il centrodestra locale si faccia sentire e spinga per un ripensamento del Governo su quanto chiesto dal MS5 per evitare il fallimento di centinaia di imprese».

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