Così Liliana ha deciso di donare i suoi capelli

«La mia treccia di capelli, della lunghezza di 25 centimetri, è adesso a disposizione di chi ne ha più bisogno».

21 anni, laureanda in Scienze infermieristiche presso l’Università Cattolica, durante la permanenza in ospedale per svolgere il tirocinio, ha avuto modo di toccare con mano quelle che possono essere «le necessità di un’altra persona meno fortunata».

La tarantina Liliana Zuppardi ha contattato l’associazione “Una stanza per il sorriso” di Altamura, per programmare la donazione dei suoi capelli.

«Per Liliana i capelli lunghi hanno, da sempre, rappresentato una forma di vanto e un qualcosa da cui non avrebbe mai pensato di separarsi. Poi, dopo aver vissuto dei mesi in ospedale per il tirocinio previsto dal corso di studi che sta seguendo, ha maturato l’idea di voler fare un “dono speciale” a qualcuno e di regalare proprio una delle cose per lei più importanti».

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«Ho fatto questa scelta con entusiasmo e gioia, nella consapevolezza di aiutare una persona che non conosco ma che sicuramente ne ha più bisogno di me» dice Liliana.

«In 21 anni ho solamente spuntato i miei capelli, mai tagliati, ma quando ho realizzato che tante persone meno fortunate di me, a causa di una malattia, vivono con disagio ed imbarazzo la caduta dei capelli, ed hanno, quindi, una forte necessità di disporre di una parrucca, ho sentito il dovere, nonché il piacere, di donare una treccia dei miei capelli per far felice un’altra persona. Per ridare un sorriso a chi lo ha perso, per altruismo, ho fatto un gesto, un’azione semplicissima che, a me, non è costata niente ma che, in cambio, per chi riceverà una parrucca, può significare molto». «Spero solo - conclude Liliana Zuppardi - che tante altre ragazze prendano spunto da questa mia iniziativa per far crescere il numero delle donazioni di capelli».