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Una riflessione intima sull’eredità invisibile che passa di padre in figlia

"Di padre in figlia", il libro di Aurora Bagnalasta

Poesia, memoria e identità in un percorso di consapevolezza

"Di padre in figlia", il libro di Aurora Bagnalasta

Come scrisse Antoine de Saint-Exupéry: «Non ereditiamo la terra dai nostri padri, la prendiamo in prestito dai nostri figli.» In questo passaggio silenzioso e profondo tra le generazioni si colloca il senso dell’opera Di padre in figlia – poesie, pensieri e dintorni, un libro che affida alla parola poetica il compito di custodire e restituire ciò che davvero resta. L’opera segna una nuova tappa nel percorso di Aurora Bagnalasta, offrendo al lettore una riflessione intima e universale sul tema dell’eredità non materiale, ma emotiva e intellettuale.

Il volume, curato da Giovanni Fanelli, si apre con la prefazione di Stefania Fornaro, Vice Prefetta di Bari e Sub Commissaria per le bonifiche di Taranto, figura di rilievo dell’Amministrazione pubblica, apprezzata per sensibilità, carisma e costante attenzione verso la cultura. Attraverso poesie, pensieri e riflessioni, l’autrice dà forma a un dialogo ideale che nasce da una scoperta inattesa: quella di un padre, Diego, che come lei scriveva poesie e nutriva un profondo amore per la cultura. Da questo incontro postumo prende avvio un percorso interiore che attraversa i ruoli e il tempo, dal sentirsi figlia fino alla maturità dell’essere madre.

Aurora Bagnalasta, impegnata anche nella vita istituzionale come Consigliera Comunale di Crispiano e Vice Sovrintendente della Polizia Stradale di Palagiano (TA), coltiva da anni una passione autentica per la scrittura. Poetessa e redattrice di recensioni poetiche, nel 2022 ha pubblicato il suo primo romanzo, Gli amori sprecati, edito da GCL Edizioni, con prefazione di Federico Moccia e il patrocinio del Comune di Gradara e della Casa Museo di Dante di Firenze.

In Di padre in figlia – poesie, pensieri e dintorni la dimensione poetica si intreccia con gli approfondimenti offerti dalla disciplina del Tai Chi, elaborati dalla maestra Marzia Lazzaro della Nei Dan School di Bologna, fondata dal maestro Flavio Daniele. Il Tai Chi diventa così una chiave di lettura simbolica, una sorta di stele di Rosetta capace di tradurre emozioni nuove che, di padre in figlia, vengono trasmesse, assorbite, metabolizzate e comprese.

Ne nasce un coro a due voci, dove l’evoluzione dell’io più profondo si manifesta attraverso la parola poetica e il movimento interiore, invitando il lettore a fermarsi, ascoltarsi e riconoscere le proprie radici emotive. Un libro necessario per chi sente il bisogno di conoscersi più a fondo e di interrogarsi sul legame tra memoria, identità e passaggio generazionale.

L’incontro vedrà la partecipazione di Iole Monacelli, psicologa e psicoterapeuta; le letture saranno affidate a Gabriella Bonino e Rino Massafra, Presidente della Compagnia Teatrale del Velario. Collaborano all’iniziativa l’associazione Il sorriso di Bice Scialpi, Ritmo Color y Sabor di Isabel Tapia, l’Accademia Arcaista di Crispiano di Antonio Santoro, la Pro Loco di Luciano Paciulli, nonché i Consiglieri Comunali Stefania Colucci e Mauro Castellano. Partner dell’evento sono inoltre CrispianOnline, l’associazione Fecope di Martin Lopez e i Niños Patriota – Bicentenario de la Independencia del Perù.

Il volume Di padre in figlia – poesie, pensieri e dintorni sarà presentato a Crispiano (TA) il 17 dicembre alle ore 18:30, in via Verdi 23, presso il Centro Pastorale di San Francesco d’Assisi e Santa Chiara. Il volume, per chi desiderasse acquistarlo, è disponibile su Amazon.

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