Antonio Fornaro, ideatore e curatore della rubrica “Calannarie”, che questa settimana abbraccia l’arco temporale che va dal 15 al 21 aprile, farà una sorta di caleidoscopio sulla Settimana Santa appena trascorsa e parlerà delle Pasquette “ritardate” di Mottola e di Grottaglie. Caleidoscopio sulla Settimana Santa tarantina Quella targata 2023 è stata una Settimana Santa tarantina che passerà alla storia come quella dal freddo artico. Nonostante ciò, grande è stata la folla che ha partecipato ai Sacri Riti della Settimana Santa. Numerosi i turisti, anche stranieri, presenti in città. In particolare tra Pasqua e Pasquetta il Museo Nazionale di Taranto è stato visitato da 1.600 persone, mentre il Castello ne ha registrato 1.650. Molto belli e di stampo tradizionale e moderno gli altari della Reposizione allestiti in tutte le Chiese cittadine. A parere di Fornaro i più belli sono stati quelli allestiti nella Chiesa di San Pasquale, del Carmine, di San Domenico, della Madonna della Salute e della ex Chiesa della Madonna della Scala. A causa del forte vento, durante il Pellegrinaggio del Giovedì Santo dei Perdoni, i cappelli dei confratelli si staccavano dalla testa. L’Addolorata ha fatto rientro alle 16.15 del Giovedì Santo e i Misteri alle 10.50 del Sabato Santo. Il maestro Lorenzo De Felice ha composto ed eseguito per la prima volta la Marcia funebre da lui composta e intitolata ad Emanuele Papalia, in ricordo del defunto genitore del Priore del Carmine, Antonello. Efficaci e puntuali i discorsi di Mons. Santoro del Giovedì e del Venerdì Santo. Lo stesso ha celebrato la Messa di Pasqua tra i detenuti della Casa Circondariale di Taranto e la sera di Pasqua ha ricevuto nella Cattedrale di San Cataldo il premio “Mysterium Festival”. Dopo anni di assenza è tornata nella Processione dell’Addolorata del Giovedì Santo la banda di Montemesola diretta dal maestro Beniamino Casavola. Sono stati ricordati da Fornaro alcuni tarantini deceduti quest’anno come Claudio De Cuia, Mons. Papa, Don Mimino Quaranta e Tonino Calderone. I riti sono stati teletrasmessi da Antenna Sud, Telerama-Studio 100 e da Telenorba. Domenica 16 dopo la Messa delle 10 da San Cataldo la statua del Cristo Risorto sarà portata nel Santuario della Madonna della Salute. Nella provincia di Taranto la Domenica in Albis, la prima dopo Pasqua, si festeggiano due Pasquette ritardate: a Grottaglie si recano in pellegrinaggio al Santuario campestre della Madonna della Mutata, rifacendosi ad una apparizione della Madonna nel 1608. Per l’occasione i grottagliesi fanno la loro Pasquetta all’aperto sui prati e consumando le “palomme” o scarcelle, a forma di colomba, impastate con la pasta zuccherata o con quella pepata. Nello stesso giorno a Mottola gli abitanti si recano, a pochi chilometri dal paese, al Santuario delle “Madonne abbasce” (nella foto), una antica grotta che conserva un affresco della Vergine che apparve ad un pastore al quale chiese di innalzare in quel posto un luogo a lei dedicato. Oggi i mottolesi portano nella zona la statua della Madonna del Carmine e la riportano nella omonima chiesa al termine della scampagnata trascorsa sul luogo. I detti della settimana Questi i detti della settimana: “Che fame da lupo hai”; “Hai fatto acqua alla pipa (hai fallito)”; “Debiti e guai non finiscono mai”; “Beato l’erede che eredita la fede”; “Il prodotto che è a basso prezzo porta un segno distintivo”; “Donne, vento e fortuna cambiano come la luna”. Le effemeridi Il 14 aprile 1928 si riempiono le dighe che assicurano il passaggio dell’acqua nel Canale Navigabile. Il 16 aprile 1813 arriva a Taranto Gioacchino Murat che ispeziona le fortificazioni dell’Isola di San Paolo. Il 17 aprile 1836 una tempesta sconvolge il Golfo di Taranto. Il 18 aprile 1916, a causa della I Guerra Mondiale vengono sospese le processioni della Settimana Santa. Il 19 aprile 1906 industriali tarantini del mare espongono alla Fiera di Milano. Il 20 aprile 1407 Re Ladislao assedia Taranto. Il 18 aprile 1887 il primo sciopero degli Arsenalotti provoca molti licenziamenti. Il 21 aprile 1936 si inaugura in via D’Aquino la sede del Banco di Napoli. I Santi Questa settimana si festeggiano i Santi: Marone, Bernardette Soubirous, Innocenzo, Galdino, Emma, Agnese e Anselmo.
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