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Raffinate atmosfere natalizie al SS. Crocifisso

Un’esecuzione, a opera dell'ensemble del "Paisiello", che ha sorpreso piacevolmente il pubblico

Il Concerto di Natale al Santissimo Crocifisso

Il Concerto di Natale al Santissimo Crocifisso

Un concerto di Natale, certo, ma non il “solito” concerto di Natale quello tenutosi martedì sera al Santissimo Crocifisso, anche se la locandina ne riportava così il titolo. A essere eseguite sono state non le consuete stucchevoli nenie intonate attorno all’albero strabordante di lucette, tali da far venire i lucciconi agli occhi a chi rinverdiva le seppur lontane emozioni di bambino. Anzi, no: le musiche sono state sempre le stesse, ma con arrangiamenti raffinati e inusuali tali da farle sembrare… nuove di zecca e da sorprendere piacevolmente il pubblico che ha affollato il popolare santuario del Borgo.

Lo si deve all’ensemble del conservatorio musicale “Paisiello”, composto da Maria Grassi all’arpa, Massimiliano Conte al pianoforte, Fabio Scatigna al sax e Antonio D’Aloisio alla batteria, con le voci di Gabriella Caroli, Rita Renò, Alessia Fanelli, Filippo Mignogna, Denise Turco, Elisabetta Felicetti, Mariachiara De Pace ed Edoardo Guseppe Tria. E nient’affatto banale anche la presentazione di don Marco Morrone che ha ricordato antiche conoscenze con alcuni elementi del gruppo, evidenziando le caratteristiche di preghiera dei brani in programma.

In apertura, ma solo in quel momento, sono riemerse a nostalgiche suggestioni grazie a una poesia dialettale “Tappeme le buche” di Massimiliano Conte ispirata al Natale ai tempi del covid, declamata da Filippo Mignogna, i cui ultimi versi sono poi scivolati sulle note lievemente jazzate di “Winter Wonderland” cantata da Alessia Fanelli (poi misuratasi con il nient’affatto banale “His eyes is on the sparrow”). Il “Silver Bells” di Elisabetta Felicetti ha riportato la mente a paesaggi montani innevati con la famiglia riunita attorno al desco. Applausi anche per la sobrietà dell’arrangiamento per solo ensemble del brano “The Christmas Song” E dopo il popolare “Have Yourself a Merry Christmas” eseguito da Denise Turco, il medley per solo piano di “White Christams” e “La vita è bella” (colonna sonora dell’omonimo capolavoro di Benigni) ha toccato il pubblico sulle corde del cuore, pur mai scivolando sul banale.

Non natalizio, ma dalle atmosfere altrettanto raffinate come tutti gli altri, è stato il brano “Moon River” discretamente affidato all’ugola di Giuseppe Tria. Dopo “Someone to whatch o’er me” di Rita Renò e “The beauty and the breast” di Filippo Mignogna, punte elevate di raffinatezza musicale si sono assaporate sulle note di “Try to remember”, di Henry Belafonte eseguite all’arpa di Maria Grassi.

Ancora atmosfere prettamente natalizie con “Silent night" per il piano di Massimiliano Conte e il flauto di Gabriella Caroli, la quale successivamente ha ben intonato "Santa Claus is coming to town”. E gran finale, tutti insieme, all’insegna di “Oh Holy night” e di (e che poteva mancare?) “Jingle Bells” a tempo di rap.

Le medesime emozioni offerte da questo ensemble potranno essere rivissute giovedì 11 nella chiesa francescana di San Pasquale, sempre al Borgo, con inizio alle ore 19.

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