Grande attesa per la presentazione del libro di Angelo Campo sul Santuario di Santa Maria

Un appuntamento che promette certamente di essere molto più di una semplice presentazione editoriale, preannunciandosi come un momento di profonda riflessione collettiva, capace di intrecciare storia, fede e identità locale. Venerdì 24 ottobre 2025, alle ore 19:00, l’aula liturgica della chiesa parrocchiale di Santa Maria delle Grazie ospiterà la serata di presentazione del libro “S.M. De Carosino per Divin Miraculi – Storia del santuario e di una devozione antica”, scritto da Angelo Campo.

Il volume, frutto di un lungo lavoro di ricerca e passione, ripercorre le vicende del santuario della Madonna di Carosino, da secoli cuore spirituale e culturale della comunità carosinese. Attraverso documenti d’archivio, testimonianze e analisi storiche, Campo ricostruisce la genesi e l’evoluzione di una devozione mariana che ha attraversato il tempo, lasciando un’impronta indelebile nella memoria del territorio.

La serata sarà aperta dai saluti istituzionali dell’arciprete don Filippo Urso parroco di Carosino, del sindaco Onofrio Di Cillo e di Valerio Laneve in rappresentanza del Comitato Santa Maria delle Grazie. Tre voci che, ciascuna dal proprio ambito, testimonieranno l’importanza di questo lavoro di Campo non solo per la comunità locale, poiché si tratta di un libro che racconta vicende storiche, ma restituisce dignità e consapevolezza a un importantissimo patrimonio spirituale e storico.

A seguire gli interventi di don Francesco Nigro, direttore dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose e del professor Vittorio De Marco, docente dell’Università del Salento, offriranno una lettura critica e approfondita dell’opera.

L’autore, Angelo Campo, concluderà l'evento soffermandosi, tra l’altro, sulla genesi del suo lavoro: si tratta infatti di un percorso nato dal desiderio di dare voce a un luogo, la chiesa di Santa Maria delle Grazie di Carosino, che continua a parlare, a commuovere, a richiamare. Il passato santuario allora non è percepito solo come un importante edificio sacro qual’è, ma anche come una presenza viva, una madre che veglia sui suoi figli. Quindi raccontarne la sua storia significa raccontare anche quella di chi, nel corso dei secoli, ha cercato conforto, speranza e fede tra le sue mura”.

L’iniziativa in parola potrebbe tranquillamente inserirsi in un più ampio progetto di valorizzazione del patrimonio religioso e culturale pugliese e di Carosino in particolare, rappresentando un’occasione preziosa per riscoprire le radici profonde di una comunità ma anche di questo territorio che, attraverso la memoria, guarda al futuro con rinnovata consapevolezza (Proclamazione ufficiale di santurario).

L’ingresso è libero e aperto a tutti: fedeli, appassionati di storia, studiosi e cittadini curiosi. Perché la storia di un santuario è, in fondo, la storia di chi lo ha amato, custodito e tramandato nei secoli e venerdì, a Carosino, quella storia tornerà a risuonare forte e chiara tra quelle mura.