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Taranto

I docenti del Liceo Ferraris - Quinto Ennio e l'impegno per Gaza: "Promuoviamo una cultura della Pace"

L'importante iniziativa che viene dall'istituto del capoluogo ionico. Approvata una delibera dal collegio dei docenti: "Non possiamo né vogliamo rimanere silenti"

Gaza

Gaza - archivio

"A Gaza si sta consumando una catastrofe umanitaria senza precedenti. Oltre 60 mila civili, per la maggior parte bambini, donne e anziani, sono stati uccisi; più del 90% delle abitazioni è stato raso al suolo; più di due milioni di persone sono ammassate in poche e limitate aree costiere, senza accesso a cibo, acqua, medicine. Mentre in Cisgiordania si intensificano occupazioni illegali, uccisioni, arresti di massa e deportazioni forzate, nei giorni scorsi a Gaza è scattata l’operazione di distruzione finale".

È l'incipit della "Dichiarazione di Gaza", approvata dal collegio dei docenti del Liceo Ferraris Quinto Ennio di Taranto. Il documento, che ha avuto la maggioranza assoluta nella seduta straordinaria del 26 settembre, sarà inviato al Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni ed al Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara.

Una iniziativa importante, nel solco dell'impegno che, in modo spontaneo, vede Taranto impegnata con le sue forze più attive, ed eterogenee, in uno sforzo per non rimanere indifferenti, mentre si vivono momenti spartiacque della Storia.

"L’orrendo attacco terroristico condotto barbaramente da parte di Hamas contro inermi cittadini israeliani il 7 ottobre 2023, è da noi censurato senza attenuanti: l’odio non giustifica mai l’odio, ed educare alla pace si realizza anche nel rifiutare con forza la logica antica e mortifera della vendetta" evidenziano con chiarezza assoluta i docenti.

"Ma, nel contempo" si legge nel documento "quell’attacco privo di scuse non può giustificare da nessun punto di vista le successive gravissime e sproporzionate violazioni del diritto alla vita, dei diritti umani in generale e del diritto internazionale realizzate da Israele sui due milioni di Palestinesi concentrati a Gaza.

Di fronte a queste gravi violazioni del diritto internazionale e dei diritti umani noi, docenti del Liceo “G. Ferraris” riconoscendo l'importanza dell'educazione e della sensibilizzazione per promuovere una cultura di pace e di rispetto dei diritti umani, esprimiamo la nostra profonda preoccupazione e condanna per la situazione umanitaria critica a Gaza e vogliamo richiamare l'attenzione sulla gravità della situazione in atto".

Continuano i docenti dell'istituto guidato dal dirigente scolastico Marco Dalbosco: "La crisi a Gaza - risultato di una lunga storia di occupazione, blocco e violenze - configura una situazione di emergenza umanitaria talmente grave da esigere che la comunità internazionale predisponga ogni mezzo idoneo a proteggere i civili e a garantire il rispetto del diritto internazionale.

Condanniamo, dunque, le violazioni del diritto internazionale richiedendone finalmente la piena e rispettosa applicazione. Uniamo la nostra voce a quella di quanti chiedono con forza che vengano applicate le risoluzioni delle Nazioni Unite e le norme del diritto internazionale per la protezione dei diritti umani, così evidentemente e gravemente violati, e quindi il rispetto degli obblighi derivanti da tre diverse pronunce della Corte Internazionale di Giustizia relative alla plausibile violazione della Convenzione sul Genocidio, dal suo parere consultivo e dalle norme di diritto internazionale, che negli ultimi due anni sono state completamente ignorate dal Governo di Israele.

Questi crimini - è scritto ancora nel documento - non devono essere commessi o accettati, neppure per via indiretta di complicità o acquiescenza, nel nostro nome di educatori di una scuola della Repubblica Italiana: di conseguenza, non possiamo né vogliamo rimanere silenti di fronte allo sterminio sistematico di un popolo, perpetrato in questo momento sulla costa orientale del Mediterraneo. È dunque fondamentale, possibile, giusto e necessario che, anche grazie all’intervento umanitario dello Stato italiano, vengano garantiti l'accesso all'assistenza umanitaria, la protezione dei civili e la fine immediata della violenza.

Tanto è dovuto, per rispetto alle vittime di un’aggressione spropositata ed abnorme, ma anche per tenere fede al compito educativo che la Repubblica ci assegna. “Mai più”, fu detto in passato con riferimento a guerre e genocidi: “Mai più” affermiamo noi oggi.

All’annuale “Giornata della Memoria” della Shoah in cui il popolo ebraico fu oggetto di sterminio ad opera della barbarie nazista, non debba affiancarsi nelle nostre scuole una nuova “Giornata della Memoria” del genocidio del popolo palestinese ad opera del governo di Israele", è la chiosa della Dichiarazione.

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