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TEATRO
23 Settembre 2025 - 15:27
La presentazione della rassegna
Il cartellone degli spettacoli del Crest dal titolo “Periferie” è stato presentato questa mattina, martedì 23 settembre, nel salone degli specchi di Palazzo di Città nel corso di un incontro al quale sono intervenuti il sindaco Pietro Bitetti, il consigliere regionale Vincenzo Di Gregorio e Clara Cottino, presidente del Crest.
In programma, dieci spettacoli fra i più rappresentativi della scena teatrale contemporanea che avranno luogo sino all’11 aprile all’auditorium TaTÀ (in via Grazia Deledda, al quartiere Tamburi)con inizio alle ore 21.
«Questi dieci spettacoli - spiega la presidente del Crest, Clara Cottino - indagano l’animo umano, le sue incertezze e le sue paure, le sfide e le sconfitte, le domande senza risposta, i suoi ricordi/rifugio per una dolcezza negata dal presente. Un presente in cui facciamo fatica a credere o solo sperare che, per dirla con Shakespeare, "l’inverno del nostro scontento possa farsi estate sfolgorante ai raggi di questo sole di York" e viene da aggiungere, di Palestina, d’Italia e d’Europa. Lo sguardo è caduto sulla drammaturgia contemporanea, che quasi mai racconta o giudica come occhio esterno, ma indaga su di sé. Storie tutte possibili oggi, che raccontano amori e passioni per l’altro o per il teatro, rimasto forse l’ultimo luogo dove sia lecito mostrare dubbi e fragilità».
Il programma
La rassegna sarà inaugurata sabato 15 novembre dal lavoro “Il tango delle capinere” di una regista tra le più importanti del teatro europeo, la siciliana Emma Dante.
Un altro artista siciliano, Tindaro Granata, proporrà, il 21 novembre, “Vorrei una voce”, monologo a più voci sulla condizione femminile, mentre Licia Lanera, anima punk del teatro contemporaneo, il 6 dicembre presenterà “James”, un omaggio tra scena e vita reale al gigante del teatro del Novecento, Tadeusz Kantor.
Quindi, Vladimir Luxuria il 10 gennaio si farà portavoce delle tematiche gender in “Princesa” con la storia vera di una trans che emozionò anche Fabrizio De André, mentre il visionario collettivo Muta Imago esplorerà il 24 gennaio il classico di Cechov “Tre sorelle” . Molto atteso il ritorno di una storica coppia del teatro italiano di ricerca composta da Stefano Randisi ed Enzo Vetrano, che il 7 febbraio con Nicola Borghesi condividono il progetto tra palco e platea “Grazie della squisita prova” ispirato a Leo De Berardinis.
Con “L’uomo calamita”, il 21 febbraio, Giacomo Costantini rispolvera con Il Circo El Grito una storia vera di rastrellamenti sotto i classici chapiteaux ai tempi dell’occupazione nazista in Italia. Invece Lino Musella, tra gli attori di cinema e teatro più amati dal pubblico, il 14 marzo toccherà con “L’ammore nun’è ammore” l’universo di Shakespeare affrontando la traduzione in napoletano di Dario Jacobelli.
La stagione si chiuderà con due testi cult di altrettanti geni della nuova drammaturgia scomparsi troppo presto: “Anna Cappelli” di Annibale Ruccello, che Valentina Picello interpreterà il 27 marzo, e “4 5 6” di Mattia Torre in programma l’11 aprile con Massimo De Lorenzo, Carlo De Ruggieri, Cristina Pellegrino e Giordano Agrusta.
«Ovviamente – ha evidenziato Clara Cottino – ci rendiamo conto che nella nostra città l’offerta teatrale è consistente. Proviamo però a fornire dei motivi sul perché i tarantini dovrebbero scegliere di assistere ai nostri spettacoli. Intanto perché i titoli sono scelti con passione e riteniamo che la qualità non sempre coincide con la popolarità. Inoltre i lavori proposti sono sostenibili, con un costo del biglietto contenuto grazie al sostegno fondamentale della Regione. Inoltre non lavoriamo sui debutti, più costosi, anche se ci piace portare a Taranto cose mai viste. Sono sono queste le nostre risposte. A fine stagione chiederemo al nostro pubblico di renderci noto il suo gradimento con eventuali suggerimenti, così da cominciare da lì a programmare la prossima stagione».
«Il Crest non è solamente rassegne e programmazione – ha continuato - ma è anche tanto lavoro sul territorio condotto con le scuole e le associazioni. Voglio ricordare, a tal proposito,il progetto promosso dal Comune intitolato "Cantiere Pantaleo": dal 21 settembre fino a tutto il 2025 il pomeriggio dalle ore 16 alle ore 19, nello storico edificio di Città Vecchia, si terranno ben cinque laboratori cui stiamo invitando ad iscriversi i ragazzi dai 10 ai 17 anni”.
Dal canto suo, il sindaco Piero Bitetti ha detto: «La cultura deve radicarsi sempre di più in tutte le sue forme in quelle che sono le diverse fasce della collettività per continuare a parlare soprattutto a quanti che, per una serie di motivi e vicende personali, non vi sono particolarmente vicini. Quindi un appello a continuare a insistere su questa operazione di avvicinamento della popolazione alla cultura. Per questo ringrazio il Crest e il consigliere regionale Vincenzo Di Gregorio che da sempre mostrano una particolare attenzione all’argomento e seguono le azioni che riguardano la vita culturale della città. Quest’ultima, oltre a spettacoli e concerti, comprende anche aspetti del vivere civile, dell’attenzione ai quartieri più periferici, che vogliamo rendere policentrici con una serie di provvedimenti a partire dai collegamenti, della sicurezza e dell’attenzione alle nuove povertà. Queste sono tutte le azioni che stiamo provando a mettere in campo con una serie di relazioni di reti che possono produrre risultati significativi, in quanto consapevoli che non possiamo essere preparati su tutto ed essere ovunque. Il valore della rete può offrire quindi una maggiore energia per raggiungere gli obiettivi su una serie di comparti di vita cittadina, fra cui appunto quello della cultura».
Questo infine l’intervento del consigliere regionale Vincenzo Di Gregorio: «Finalmente si porta la cultura nelle periferie e ciò è molto importante perché Taranto si salva soltanto se si investe in questo comparto quanto più possibile. E il fatto che la cultura è portata nei quartieri periferici è un segnale molto importante e ben preciso in merito. La Regione Puglia non poteva che sostenere con forza questa rassegna e sono certo che lo farà anche in futuro. Cultura e periferie sono un binomio essenziale. In ogni città bisogna operare in quei territori dove la delinquenza attecchisce di più in quanto dove si porta cultura si produce normalità, lavoro e senso di comunità. Quindi, andiamo avanti così!».
Affianco a “Periferie”, come ogni anno, viene proposta “Favole & Tamburi”,una rassegna di dieci spettacoli per famiglie che si aprirà il 9 novembre con una nuova produzione proprio del Crest, “Ninì e la balena”, di Michelangelo Campanale, ispirato al mito di Moby Dick di Melville riletto attraverso lo sguardo poetico di Luis Sepúlveda.
Il 16 novembre si proseguirà con “Toc Toc” della Luna nel Letto e il 30 novembre con “1, 2, 3…Cantate con me!” della storica compagnia romana di pupazzi e burattini Teatro Verde. Il 6 e 7 dicembre sarà la volta di una proposta molto particolare, il tecnologico “Hamelin” della Factory Compagnia Transadriatica, uno spettacolo che ha fatto il giro del mondo, destinato a pochi spettatori per volta. Il 14 dicembre sul palcoscenico ci sarà un’altra creazione targata Crest, “Arianna nel labirinto”, con Michele Cipriani e Arianna Gambaccini. L’anno nuovo si aprirà, come da tradizione, il il 6 gennaio con “Soqquadro” della storica compagnia genovese Teatro del Piccione, per proseguire il 18 gennaio con “Nel ripostiglio di mastro Geppetto”, una rilettura di Collodi realizzata da Armamaxa .
Arrivano, invece, da Piacenza quelli di Teatro Gioco Vita con lo spettacolo sulle metamorfosi intitolato “Tutto cambia! Il bruco e la farfalla e altri racconti” in calendario l’1 febbraio. E da Ferrara proviene il classico “La bella e la bestia” della compagnia Il Baule Volante, di scena il 22 febbraio. La rassegna si chiuderà l’8 marzo con “Cenerentola 301” dei pugliesi Burambò.
«Con "Favole & Tamburi" - conclude la Cottino - proviamo a portare i ragazzi e le loro famiglie fuori dalla "gabbia" della fiaba e dentro storie nuove che intrecciano linguaggi artistici diversi, in cui il teatro d’attore interagisce con pupazzi, ombre e le storie quotidiane che diventano narrazione».
Abbonamento ai 10 spettacoli di “Periferie”: € 120 - biglietto unico € 15.
Abbonamento ai 10 spettacoli di “Favole & Tamburi”: € 60 - biglietto € 7 (€ 6 per nuclei familiari di almeno 4 persone).
Info: 333:2694897.
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