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L'evento

Il Map Festival svela l'edizione 2025 tra jazz, Vivaldi e installazioni urbane

“Per FILO e per SEGNO” il tema intorno al quale si sviluppa il ricco programma

La presentazione dell'evento

La presentazione dell'evento

Questa mattina, 8 maggio, sulla terrazza della Basilica Cattedrale di Taranto, a poche ore dalla suggestiva processione a mare di San Cataldo, è stata presentata l’edizione 2025 del Map Festival (Musica, architettura, parallelismi), a cura dell’Orchestra della Magna Grecia, intitolata “Per filo e per segno”, che si terrà da sabato 7 a sabato 14 giugno con una serie di eventi. Erano presenti: Viviana Matrangola, assessore regionale alla cultura; l’amm. Pasquale de Candia, direttore dell’Arsenale Militare; lo scenografo Peter Bottazzi; lo stilista e consulente Map, Mario Rigo; Vincenzo Cesareo, presidente della Camera di commercio e Beatrice Lucarella, coordinatrice del comitato tecnico cultura di Confindustria. Ad introdurre l’incontro, i condirettori del Map Festival, Piero Romano e Gloria Campaner, mentre ha fatto gli onori di casa mons. Emanuele Ferro, parroco della Basilica Cattedrale.

Il Maestro Piero Romano e Gloria Campaner, codirettori MAP Festival

Il Filo e il Segno rappresentano l’atto creativo nel momento in cui si trasforma da idea a primo atto concreto, materiale. Il segno che si trasforma e diventa musica, quando si scrive una nota che compone il pentagramma; architettura quando si tracciano le prime linee di un edificio, disegno quando si delineano i primi tratti, scrittura quando la prima parola prende forma su un foglio bianco, generando narrazione, istallazioni, progetti, canzoni, sinfonie. 

Il Map continuerà a dialogare con le istituzioni che si occupano di arte, il Museo Archeologico, la Soprintendenza nazionale per il patrimonio culturale subacqueo, l’Ordine degli architetti, ma anche con l’Arsenale Marittimo di Taranto, il Comune e la Regione.

«La location nella quale ha avuto luogo la conferenza stampa – ha dichiarato l’assessore Matrangola – lascia presagire come il Map Festival avrà la capacità di coniugare diverse esperienze, diversi linguaggi artistici, un’opportunità unica per fruire di cultura, musica, arte, in modo innovativo, immersivo e inclusivo».

«La quinta edizione– ha dichiarato Piero Romano – ha confermato il nostro obiettivo, cioè provare a trasformare la lettura di alcuni spazi della nostra città; scoprire spazi nuovi o riscoprire gli esistenti reinterpretandoli».

«La narrazione di quest’anno è molto bella – ha detto la Campaner – in un filo creativo che connette la musica all’architettura e a tante altre arti. Anche quest’anno ospiteremo star di statura internazionale, dal jazz, dalle percussioni, proseguendo con la musica di Vivaldi, passando per appuntamenti straordinari, inediti, ascolti; proseguendo con un atteggiamento etico nei confronti del pianeta, della natura, un dj set e anche con un mio concerto».

«Il mio impegno all’interno del Map – ha detto Peter Bottazzi – è quello di provare a sottolineare il tema, “Per filo e per segno”, focalizzando l’attenzione sul primo atto creativo, quando cioè dalla tua mente scaturisce un’idea e la poni su carta, trasformandola in nota, parola, schizzo architettonico ecc.»

Il programma

Il Map Festival prenderà il via sabato 7 giugno, alle ore 21 (location da stabilire), con “Jazz symphony – Il ritmo del mondo”, con l’Orchestra della Magna Grecia diretta dal Maestro Angelo Nigro e con musicisti di fama internazionale quali Israel Varela (batteria, voce), Rita Marcotulli (pianoforte), Marina Paje (ballo flamenco), Mihalis Kalkanis (contrabbasso) e Christian Mascetta (chitarra); nel pomeriggio, dalle ore 15 alle 18, lo stesso Israel Varela, cantante, batterista, percussionista, terrà “Drum circle” (anche qui in location da stabilire): un laboratorio sugli strumenti a percussione, aperto ad un pubblico di esordienti e amatori che per un giorno saranno “artisti percussionisti”.

Israel Varela

Giovedì 8 giugno, alle ore 17, ci sarà una visita guidata all’interno dell’Arsenale, grazie alla grande disponibilità dell’amm. Pasquale De Candia, che toccherà luoghi poco conosciuti e che si concluderà, alle ore 20, con il concerto “Minotauri” per violini, voce e composizioni, con Anais Drago.

Anais Drago

Mercoledì 11 giugno, alle ore 17.30, sarà in programma “La gioia dell’arte – Una palestra del sentire”, a cura di Gloria Campaner, nella duplice veste di musicista e formatrice. Si tratta di un laboratorio delle e sulle emozioni in un’esperienza sensoriale guidata nel chiostro di Sant’Antonio in collaborazione con la Soprintendenza nazionale per il patrimonio culturale subacqueo, grazie alla disponibilità della soprintendente dott.ssa Francesca Paolillo. 

Giovedi 12 giugno sarà di scena il consueto appuntamento con l’architettura attraverso la lectio magistralis, in collaborazione con l’Ordine degli Architetti di Taranto, tenuta dall’arch. Simone Sfriso di Tamassociati, studio di architettura impegnato in tutto il mondo nella progettazione di soluzioni edilizie volte a migliorare la vita delle comunità e fornire risposte creative ai cambiamenti climatici, coniugando alta qualità e convenienza.

Venerdì 13 giugno, altro evento straordinario: “Earthphonia live – Suoni e voci della terra”, con Max Casacci (immagini e suoni) e Mariasole Bianco (scienziata e divulgatrice).

Sempre venerdi 13, si terrà un incontro con il designer Paolo Imperatori  (fino al 2006 l’unico assistente di Vico Magistretti), impegnato nell’industrial design e nella fotografia di architettura.

Il Map Festival chiuderà i battenti sabato, 14 giugno, con il “Gloria” (musiche originali di Raffaele Tiseo sul ‘Glortia’ di Antonio Vivaldi) eseguito dell’Orchestra della Magna Grecia diretta dal Maestro Raffaele Tiseo, con il L.A. Chorus (diretto dal Maestro Alessandro Fortunato); solisti: Raffaele Pè (controtenore) e Valentina Mastrangelo (soprano); anche in tal caso, location da definire.

Previste, come ogni anno, istallazioni in diversi luoghi della città, come ai giardini Virgilio, sui temi della sostenibilità, dell’ecologia e della tutela, dal titolo “Abbracciami” a cura dello stilista e consulente strategico di Luxury Fashion, Mario Rigo, in collaborazione con l’istituto scolastico superiore “Del Prete – Falcone” e con il gruppo Toma Italian Brands.

Torneranno le istallazioni “Map Graffiti”, nei vari quartieri della città, dedicate ai Giochi del Mediterraneo 2026 e al valore educativo e civile dello sport, e il  “Big Map”, sul prato antistante la concattedrale.

“Disegno vuoto”, in via D’Aquino, sarà l’istallazione a cura di Peter Bottazzi, scenografo, architetto, designer  di fama internazionale, che nasce come ogni altro segno tracciato su un foglio, bianco enorme, timido e solo e si affaccia nel mondo ancora incompiuto. È una istallazione che ha del filiforme e dell’incompiuto, che attraverserà via D’Aquino e proverà a suo modo a sottolineare la bellezza e la poesia della quotidianità che scaturisce dai palazzi di questa via e che spesso noi non scorgiamo più.

Infine, “I Risciò del Map” per fruire della città con un mezzo insolito che suggerisce nuovi punti di vista in perfetto stile Map festival, anche per chi è costretto alla sedia a rotelle.

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