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Bisceglie

Consiglio comunale deserto, Spina attacca la maggioranza

Secondo il consigliere di opposizione l’assenza dei gruppi di governo segnala tensioni interne e rinvii sulle scelte per la città

L'aula del Consiglio comunale di Bisceglie

L'aula del Consiglio comunale di Bisceglie

BISCEGLIE - Un Consiglio comunale praticamente andato a vuoto e una maggioranza descritta come attraversata da profonde difficoltà politiche. È la lettura proposta dal consigliere comunale di opposizione Francesco Spina, che interviene duramente dopo la mancata tenuta della seduta di oggi, lunedì 29 dicembre.

Spina parla di un’aula quasi completamente vuota, con la presenza, sul fronte della maggioranza, del solo sindaco, del presidente del Consiglio comunale e di un consigliere, mentre tutti gli altri esponenti della coalizione di governo risultavano assenti. Assenza che, secondo il consigliere, avrebbe riguardato anche il cosiddetto intergruppo di maggioranza-opposizione. A rappresentare le minoranze, riferisce Spina, sarebbero stati soltanto 3 consiglieri di opposizione (oltre Francesco Spina anche Gianni Casella Domenico Spina).

Nel comunicato, l’esponente dell’opposizione interpreta quanto accaduto come il segnale di un forte disagio politico interno alla maggioranza, accusata di non affrontare in Consiglio i problemi della città. Francesco Spina ipotizza che le tensioni siano legate a richieste di riequilibrio politico e di nuovi incarichi assessorili, a scapito, sostiene, degli interessi dei cittadini.

Lo sguardo si sposta poi alla seconda convocazione del Consiglio (domani, 30 dicembre), durante la quale, con la presenza minima prevista dal regolamento, potrebbero essere approvate le variazioni di bilancio con soli 9 voti. Spina annuncia che, a causa di assenze già comunicate, l’opposizione non prenderà parte alla seduta, precisando di aver avanzato la richiesta di rinviare il Consiglio alla mattina del 31 dicembre, proposta che non avrebbe trovato accoglienza da parte dell’amministrazione.

Secondo il consigliere, la scelta di procedere comunque alla votazione rappresenterebbe la volontà di prendere tempo e rinviare a gennaio il chiarimento politico interno alla maggioranza. Il segnale, conclude Spina, sarebbe arrivato chiaramente al sindaco proprio dai suoi alleati: «"la borsa (assessori) o la vita (politica)”, un po' di poltrone o si va a casa!».

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