Cerca
L'intervento
29 Dicembre 2025 - 08:38
Marcello Fazio, segretario regionale Ugl Puglia
BARI - Un quadro economico e occupazionale definito preoccupante, che non può più essere affrontato con interventi tampone o annunci elettorali. È l’analisi proposta da Marcello Fazio, segretario regionale Ugl Puglia, che guarda alla chiusura del 2025 e alle prospettive del 2026 parlando di una regione alle prese con emergenze strutturali sul fronte del lavoro, della sicurezza e dello sviluppo industriale.
Secondo Fazio, i dati dell’ultimo anno raccontano una situazione grave. Da gennaio ad agosto si contano 41 morti sul lavoro, mentre le denunce di infortunio sono pari a 75 al giorno. A questi numeri si aggiungono 40 vertenze aperte, che coinvolgono 30.000 lavoratori, oltre 11.600 posti di lavoro a rischio immediato e un aumento del 23% delle malattie professionali. Numeri che, sottolinea il segretario UGL, rappresentano famiglie e territori messi sotto pressione e un sistema produttivo che rischia un progressivo smantellamento.
Nel commentare il cambio di guida regionale, Fazio riconosce che l’elezione del presidente Antonio Decaro segna una discontinuità istituzionale dopo la lunga stagione precedente, ma avverte che le sfide aperte sono imponenti e richiedono un approccio radicalmente diverso alle politiche del lavoro e dell’industria.
Particolarmente dura la denuncia sul tema della sicurezza nei luoghi di lavoro. La Puglia, osserva l’UGL, non può accettare un bilancio di vittime che vede Bari e Brindisi in testa con 13 e 10 morti, mentre il comparto della sanità e dell’assistenza sociale registra oltre 2.300 denunce di infortunio, anche a causa di carenze di personale e carichi di lavoro giudicati insostenibili. Per Fazio non si tratta di fatalità, ma dell’effetto di anni di precariato, subappalti, controlli insufficienti e scarsa attenzione alla prevenzione.
Sul fronte delle crisi industriali, la Puglia si colloca come sesta regione italiana per ore autorizzate di cassa integrazione, con situazioni molto diverse da territorio a territorio. Se a Bari si registra un calo del 39,4%, con oltre 3,7 milioni di ore in meno, e a Lecce una riduzione del 40,9%, a Foggia il ricorso agli ammortizzatori cresce del 119%, collocando la provincia al 10° posto nazionale per variazione.
Emblematico, secondo l’Ugl Puglia, il caso Natuzzi, dove 1.800 lavoratori sono coinvolti negli ammortizzatori sociali e 600 esuberi sono stati temporaneamente scongiurati grazie alla proroga della cassa integrazione fino al 31 dicembre. Il timore espresso da Fazio riguarda però ciò che accadrà dal 1 gennaio 2026, una scadenza che pesa su centinaia di famiglie.
Lo scenario si estende anche ad altri settori strategici, dall’ex Ilva di Taranto alla chimica di Brindisi, passando per automotive, aerospazio e cantieristica. Nel primo semestre 2025 i tribunali pugliesi hanno registrato 323 procedure di liquidazione giudiziale e fallimenti, con un incremento del 17% rispetto allo stesso periodo del 2024. Un dato che, per Fazio, dimostra l’urgenza di una politica industriale di lungo periodo e non limitata alla gestione delle emergenze.
Il segretario UGL riconosce che la Regione può contare su oltre 1,3 milioni di occupati e su previsioni che parlano di 150.000 assunzioni entro il 2028, trainate da settori come ICT, sanità privata, edilizia, ristorazione e logistica. Tuttavia, il sindacato esprime forti dubbi sulla sostenibilità di queste stime, alla luce dell’impatto di automazione, intelligenza artificiale e delocalizzazioni.
A pesare è soprattutto il dato sulla fuga dei giovani qualificati. Secondo il Rapporto Svimez 2025, dal 2023 hanno lasciato la Puglia 19.000 laureati under 34, attratti da migliori condizioni lavorative al Nord o all’estero. Un fenomeno che Fazio collega a salari bassi, precarietà diffusa e scarse prospettive di carriera. Positiva, ma non sufficiente, viene definita la vittoria della Regione davanti alla Corte Costituzionale sul salario minimo di 9 euro, considerata solo un primo passo verso una reale dignità salariale.
In vista del 2026, l’UGL Puglia chiede al presidente Antonio Decaro e alla sua giunta di trasformare rapidamente gli impegni elettorali in azioni concrete. Per Fazio serve un piano industriale straordinario, capace di tutelare i settori strategici, investire in sicurezza sul lavoro, contrastare il precariato e i contratti irregolari, trattenere i talenti e semplificare l’accesso agli incentivi. Un cambio di rotta ritenuto indispensabile per garantire ai lavoratori pugliesi sicurezza, stabilità e prospettive di futuro, obiettivi che l’UGL dichiara di voler continuare a perseguire con determinazione nel nuovo anno.
I più letti
Testata: Buonasera
ISSN: 2531-4661 (Sito web)
Registrazione: n.7/2012 Tribunale di Taranto
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Piazza Giovanni XXIII 13 | 74123 | Taranto
Telefono: (+39)0996960416
Email: redazione.taranto@buonasera24.it
Pubblicità : pubblicita@buonasera24.it
Editore: SPARTA Società Cooperativa
Via Parini 51 | 74023 | Grottaglie (TA)
Iva: 03024870739
Presidente CdA Sparta: CLAUDIO SIGNORILE
Direttore responsabile: FRANCESCO ROSSI
Presidente Comitato Editoriale: DIEGO RANA