Incendio al Serrone, il sindaco Marchionna: atto mirato contro il futuro della città

BRINDISI – Non solo un danno materiale, ma una ferita profonda al patrimonio pubblico e all’immagine stessa della città. È questa la lettura del sindaco di Brindisi, Giuseppe Marchionna, dopo il sopralluogo effettuato al parco naturale di Punta del Serrone, colpito da un incendio nella notte tra il 25 e il 26 dicembre.

Il rogo ha distrutto oltre 50 metri di staccionata, realizzata con materiale plastico di riciclo, e secondo il primo cittadino non può essere liquidato come un gesto isolato. Marchionna ha parlato apertamente di un episodio grave e preoccupante, inserito in una sequenza di eventi distruttivi che, negli ultimi mesi, stanno interessando lo stesso tratto di costa.

Pur ribadendo piena fiducia nel lavoro delle forze dell’ordine, il sindaco ha espresso la convinzione che dietro l’incendio possano esserci interessi specifici di soggetti non identificati, decisi a colpire un’area che l’amministrazione considera strategica per lo sviluppo turistico di Brindisi e fondamentale anche come spazio di fruizione per i cittadini.

A rafforzare questa tesi, secondo Marchionna, è la dinamica dell’incendio. Il primo focolaio si sarebbe sviluppato intorno alle 22 della sera di Natale, senza però propagarsi a causa delle condizioni meteorologiche. L’azione sarebbe poi ripresa dopo la mezzanotte, con un secondo intervento che ha portato a compimento la distruzione della staccionata.

Elementi che, per il sindaco, delineano un comportamento ripetuto, intenzionale e perseguito con determinazione, incompatibile con l’idea di un semplice atto vandalico e che chiama in causa la tutela di uno dei luoghi simbolo della costa brindisina.