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Taranto

“I am drug free”, un progetto per integrazione e prevenzione delle dipendenze

Presentata l’iniziativa della Comunità Emmanuel, finanziata con l’8x1000, rivolta alle persone straniere presenti in città

“I am drug free”, a Taranto un progetto per integrazione e prevenzione delle dipendenze

“I am drug free”, a Taranto un progetto per integrazione e prevenzione delle dipendenze

TARANTO - Promuovere l’integrazione e prevenire il rischio di dipendenze tra le persone straniere presenti sul territorio cittadino. È questo l’obiettivo del progetto “I am drug free”, ideato e promosso dalla Comunità Emmanuel, con il patrocinio della Asl Taranto e il finanziamento dell’8x1000 alla Presidenza del Consiglio dei Ministri. Alla realizzazione dell’iniziativa collaborano i Cas dell’associazione Noi e Voi, il Centro Servizi Volontariato della provincia di Taranto Ets, Programma Sviluppo e la Cooperativa sociale Kairos.

Il progetto è stato presentato alla comunità nel corso di un incontro ospitato da Casa Viola Mudit, durante il quale è stata allestita anche una mostra dei manufatti natalizi realizzati nei primi laboratori dagli ospiti stranieri dei Centri di Accoglienza Straordinaria, numerosi tra il pubblico presente.

Ad aprire i lavori è stata Maria Anna Carelli, responsabile del Centro di prima accoglienza della Comunità Emmanuel di Taranto, attivo dal 1990 in via Pupino. Carelli ha spiegato che il progetto si rivolge a persone straniere di qualsiasi nazionalità e religione, con una duplice finalità: favorire una reale integrazione nella comunità locale e prevenire il coinvolgimento nel fenomeno delle droghe. Nei casi in cui sia già presente una dipendenza, il progetto prevede l’orientamento verso i servizi specialistici della Asl Taranto. Dopo la fase iniziale, l’iniziativa proseguirà per oltre 1 anno con nuovi laboratori, attività relazionali e percorsi formativi finalizzati anche all’inserimento lavorativo.

Nel corso dell’incontro è intervenuta anche la dottoressa Vincenza Ariano, direttore del Dipartimento Dipendenze Patologiche della Asl Taranto, che ha ribadito l’importanza della collaborazione con realtà impegnate sul territorio in azioni di prossimità, capaci di intercettare situazioni di disagio e di accompagnare le persone verso i servizi sanitari competenti.

Il Csv Taranto Ets, attraverso l’intervento di Michele Bramo, membro del direttivo, ha confermato il proprio supporto nella comunicazione e diffusione del progetto all’interno della comunità locale. A seguire, don Francesco Mitidieri, presidente dell’associazione Noi e Voi, ha posto l’accento sul valore centrale della relazione come presupposto per la riuscita delle attività. Secondo Mitidieri, il lavoro svolto dagli operatori della Comunità Emmanuel nei laboratori ha permesso di instaurare un rapporto personale con i giovani ospiti dei Cas, favorendo l’emersione di vissuti, ansie e aspettative sul futuro e sul rapporto con la città che li accoglie.

La parola è poi passata all’assessora ai Servizi sociali del Comune di Taranto, Sabrina Lincesso, che si è rivolta direttamente ai ragazzi, chiedendo come percepiscono la città e quali interventi ritengano necessari per migliorare le loro condizioni di vita. Un momento di ascolto e condivisione che ha chiuso l’incontro, prima dello scambio degli auguri per le festività natalizie.

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