Policlinico, boom di donazioni di midollo: 5 espianti nel 2025

BARI - In appena 20 giorni il Policlinico di Bari ha effettuato 3 espianti di midollo osseo da donatori non familiari, portando a 5 il numero complessivo delle procedure eseguite dall’inizio del 2025. Si tratta di un dato senza precedenti negli ultimi anni per questa tipologia di intervento e rappresenta una possibilità concreta di cura per pazienti affetti da tumori del sangue, privi di donatori compatibili all’interno della propria famiglia.

Il trapianto allogenico di cellule staminali emopoietiche da donatore non consanguineo può infatti costituire, in numerosi casi, l’unica opzione terapeutica potenzialmente risolutiva, soprattutto quando le terapie tradizionali non risultano più efficaci. La raccolta del midollo osseo viene utilizzata nei casi in cui non sia possibile procedere con il prelievo di cellule staminali dal sangue periferico.

A sottolineare il valore di questi risultati è Pellegrino Musto, direttore dell’Ematologia con Trapianto del Policlinico di Bari, che evidenzia l’importanza strategica della donazione di cellule staminali e la straordinaria generosità dei giovani pugliesi, protagonisti in modo anonimo di un gesto che può salvare una vita.

I 5 donatori, tutti di età compresa tra 18 e 35 anni, hanno scelto volontariamente di sottoporsi alla procedura, consentendo a pazienti seguiti in diversi centri ematologici italiani di accedere al trapianto. Donatori e riceventi non si conosceranno mai, ma il legame creato da questo gesto resta di valore inestimabile.

Anche nell’era delle terapie innovative, come le CAR-T, il trapianto allogenico mantiene un ruolo centrale. A ribadirlo è Paola Carluccio, responsabile del Programma trapianti in Ematologia del Policlinico, che ricorda come questa procedura possa rappresentare l’unica possibilità di guarigione definitiva per patologie come leucemie acute, sindromi mielodisplastiche, mielofibrosi e anche malattie non neoplastiche come l’aplasia midollare.

Sempre più spesso il trapianto avviene grazie a donatori non familiari, definiti Matched Unrelated Donor, a causa della progressiva riduzione dei donatori consanguinei. Presso il Centro Trapianti dell’Ematologia del Policlinico di Bari sono stati eseguiti complessivamente 408 trapianti allogenici, di cui 24 nel 2025, con 11 provenienti da donatori MUD individuati attraverso i registri internazionali. I risultati clinici, spiegano i responsabili, sono in linea con quelli riportati dall’European Society for Blood and Marrow Transplantation e dal Centro Nazionale Trapianti.

La raccolta del midollo osseo richiede un’organizzazione complessa e il coinvolgimento di numerose professionalità. Musto ha voluto ringraziare il personale impegnato nei processi di accreditamento nazionale, l’equipe del Centro trapianti, i medici e gli infermieri dell’Ematologia, il personale della Medicina trasfusionale e del Laboratorio di tipizzazione cellulare, oltre al supporto anestesiologico indispensabile per una procedura che avviene in anestesia totale.

Un ruolo fondamentale, viene infine sottolineato, è svolto dall’Associazione Donatori di Midollo Osseo, impegnata quotidianamente nelle attività di informazione, sensibilizzazione e reclutamento dei donatori, contribuendo in modo decisivo a rendere possibili interventi che possono cambiare il destino di molti pazienti.