Ospedale San Cataldo: “Servono date e certezze”

TARANTO - Torna al centro del dibattito politico cittadino la vicenda dell’ospedale San Cataldo, la cui apertura continua a slittare nonostante anni di annunci. A intervenire con toni critici è il segretario cittadino di Noi Moderati, Mario Dinoi, che esprime forti perplessità sulle tempistiche e sulla gestione complessiva della nuova struttura sanitaria.

Secondo Dinoi, l’edificio risulta completato da circa 5 anni, ma a ogni appuntamento elettorale si ripetono cerimonie e promesse senza che si arrivi all’effettiva entrata in funzione. L’esponente politico parla di inaugurazioni annunciate più volte, sottolineando come anche in occasione dell’ultima campagna per le elezioni regionali sindaco, commissario della Asl e vertici istituzionali abbiano ribadito l’imminente apertura dell’ospedale.

Il nodo principale, osserva il segretario cittadino del partito guidato da Maurizio Lupi, riguarda però gli aspetti concreti ancora da completare. Prima dell’avvio, spiega, sarà necessario ultimare l’intera infrastrutturazione e procedere all’assunzione del personale sanitario e amministrativo indispensabile. Un organico che, secondo le stime, dovrebbe contare circa 1300 unità tra medici, infermieri e operatori. Un obiettivo che Dinoi ritiene difficilmente raggiungibile entro giugno 2026.

A destare ulteriore perplessità è anche la gestione dell’edificio non ancora operativo. Dinoi riferisce di aver notato che la struttura risulta completamente illuminata nelle ore serali, pur non essendo attiva. Un aspetto che, a suo avviso, solleva interrogativi sui costi di gestione e sull’opportunità di tali spese a carico della collettività.

Da qui la richiesta di chiarezza immediata. Noi Moderati sollecita risposte puntuali sui costi sostenuti per il mantenimento della struttura, sulle reali tempistiche per l’assunzione del personale e, soprattutto, su una data certa per l’attivazione dei servizi sanitari annunciati da tempo. Una posizione che mira a riportare la discussione su dati concreti, al di là degli annunci istituzionali.