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Taranto

Ex Ilva, il M5S rilancia: mozione in Consiglio e raccolta firme contro il rigassificatore

Il gruppo territoriale chiede una posizione netta dell’Assise comunale sull’Accordo di Programma. In Parlamento emendamento del senatore Mario Turco

Nave rigassificatrice

Nave rigassificatrice

TARANTO - Il Movimento 5 Stelle di Taranto annuncia una nuova iniziativa politica sul futuro dell’ex Ilva, con il deposito di una mozione in Consiglio comunale e l’avvio di una raccolta firme per ribadire la contrarietà all’ipotesi di una nave rigassificatrice nel porto cittadino. La proposta, presentata dalla consigliera Annagrazia Angolano, punta a chiarire in modo formale e definitivo la posizione dell’Assise comunale sull’Accordo di Programma relativo alla riconversione del polo siderurgico.

Secondo quanto riportato dal gruppo territoriale, la mozione nasce dall’esigenza di fare chiarezza su un accordo che prevede la trasformazione dell’impianto con l’introduzione di forni elettrici e impianti DRI, ma che, come dichiarato dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, sarebbe alimentato dal gas proveniente da una nave rigassificatrice destinata al porto di Taranto.

Un’ipotesi che il Comune ha già respinto formalmente e che, secondo il Movimento, continua a presentare criticità rilevanti sotto il profilo ambientale, sanitario e della sicurezza, anche in relazione alla possibile collocazione dell’impianto. Con la mozione si chiede al Consiglio comunale di confermare la propria contrarietà alla nave rigassificatrice, di mantenere coerenza con gli atti amministrativi già approvati e di indicare in maniera chiara alternative di approvvigionamento energetico per il futuro dello stabilimento.

Sul piano nazionale, la posizione del Movimento viene rafforzata dall’iniziativa del senatore Mario Turco, vicepresidente nazionale del M5S, che ha annunciato la presentazione di un emendamento parlamentare finalizzato a escludere esplicitamente la nave rigassificatrice dal percorso previsto per l’ex Ilva di Taranto.

Accanto agli strumenti istituzionali, il gruppo territoriale ha deciso di coinvolgere direttamente la cittadinanza attraverso una raccolta firme, con l’obiettivo di rafforzare la linea politica espressa a livello comunale e parlamentare. Una mobilitazione che, nelle intenzioni del Movimento, mira a rendere evidente la volontà della comunità locale.

Dal gruppo territoriale ribadiscono che Taranto non può continuare a subire decisioni calate dall’alto e che il futuro industriale della città deve essere costruito nel rispetto della tutela della salute, dell’ambiente e della sicurezza del territorio. La mozione, l’emendamento e la raccolta firme vengono indicati come parti di un’unica azione politica coerente, pensata per garantire che le scelte strategiche sul destino della città siano in linea con le istanze espresse dalla comunità tarantina.

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