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Il caso
05 Dicembre 2025 - 07:56
Nubifragi di ieri in Puglia
BARI - In una settimana la Puglia è passata dall’emergenza idrica agli allagamenti diffusi, un cambio repentino che per il presidente dell’Ordine dei Geologi della Puglia, Giovanni Caputo, rappresenta l’ennesima conferma della vulnerabilità del territorio. Il professionista sottolinea come sia bastato un evento piovoso definito “eccezionale”, ma ormai sempre più frequente, per generare una serie di criticità in diverse zone della regione.
Caputo evidenzia che le aree attraversate da lame, corsi d’acqua effimeri e solchi erosivi, solitamente privi di portata per gran parte dell’anno, sono quelle in cui il rischio si amplifica durante precipitazioni intense, con esondazioni improvvise. Secondo il presidente dell’Ordine, questi fenomeni rivelano la fragilità dei territori soggetti a dissesto geo–idrologico, una fragilità aggravata dalla saturazione dei suoli e dall’impermeabilizzazione conseguente all’espansione urbana.
Le lame della Puglia centrale, spesso intersecate da strade e infrastrutture, rappresentano uno dei punti critici più evidenti: canali asciutti per mesi che, nel giro di poche ore, possono trasformarsi in corridoi di piena capaci di travolgere tutto ciò che incontrano. Gli episodi registrati nei giorni scorsi a Molfetta, Altamura, Bari, Bitonto e in varie aree del Salento dimostrano quanto rapido sia il passaggio dalla normalità all’emergenza.
La combinazione di piogge molto abbondanti concentrate in un breve lasso di tempo, suoli già saturi o impermeabili e bacini di ridottissima capacità di contenimento produce effetti immediati: allagamenti, smottamenti, danni alle infrastrutture e rischi per la sicurezza pubblica. Un quadro che, secondo Caputo, sta diventando ricorrente per effetto della crisi climatica, responsabile di precipitazioni più intense e ravvicinate rispetto al passato.
Il presidente dei geologi pone l’accento anche sul ruolo dell’urbanizzazione, che riduce ulteriormente la capacità del terreno di assorbire le acque piovane, aumentando la velocità del deflusso e rendendo più probabili le alluvioni lampo. Da qui la necessità, ribadita con forza, di interventi strutturali di prevenzione e di una gestione del territorio che coinvolga anche i cittadini, chiamati a essere parte attiva nel mantenimento della sicurezza ambientale.
Questi elementi, conclude Caputo, devono essere tenuti in massima considerazione per comprendere e prevenire i rischi legati agli eventi piovosi estremi, che in Puglia trovano un terreno particolarmente predisposto a trasformarsi in emergenza nel giro di poche ore.
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