“Taranto ha bisogno di autorevolezza e collaborazione, non di polemiche sterili”

TARANTO - In una fase definita “tra le più difficili e delicate della storia recente”, Confartigianato Imprese Taranto lancia un appello alla coesione istituzionale e sociale della città. Il segretario generale Fabio Paolillo sottolinea come Taranto viva gli effetti di una crisi radicata, frutto di un modello di sviluppo rimasto per troppo tempo ancorato all’acciaio a carbone e oggi chiamato a trovare una nuova identità. A questa fragilità strutturale si aggiunge, rileva Paolillo, la pesante eredità debitoria che grava sulla nuova amministrazione comunale, rischiando di limitarne ulteriormente la capacità di intervento.

In questo contesto, Confartigianato ritiene doveroso contribuire in modo concreto al sostegno della città, affiancando il Comune e le istituzioni locali nella rappresentanza delle necessità delle imprese e nell’individuazione di soluzioni praticabili. Paolillo evidenzia che gli incontri tenuti nelle ultime ore dimostrano la volontà condivisa di lavorare insieme, anche rivedendo decisioni già assunte quando rischiano di penalizzare le attività produttive, facendo della concertazione la strada maestra per affrontare le criticità del territorio.

Secondo Confartigianato, la situazione attuale richiede collaborazione e non contrapposizioni: per questo l’associazione apprezza l’approccio “aperto, disponibile e orientato al dialogo” del Sindaco Piero Bitetti, della Giunta e del Consiglio comunale, ai quali conferma piena fiducia. Paolillo rimarca che si è avviato un confronto serio con le categorie economiche, molto distante da polemiche “sterili e strumentali”, e ricorda che Taranto non può permettersi ulteriori perdite di tempo, tanto meno le piccole imprese e gli artigiani.

Il segretario generale insiste sulla necessità di un percorso condiviso tra istituzioni e rappresentanze responsabili per cercare correttivi e soluzioni nell’interesse della comunità. Taranto, ribadisce Paolillo, ha oggi bisogno di “chiarezza, serenità e correttezza”, per tornare a essere una città vivibile, ordinata e rispettata. Un obiettivo che, afferma, può essere raggiunto solo se ciascun attore – cittadini, attività economiche, istituzioni – farà la propria parte.

Paolillo richiama infine al rispetto delle regole: chi le viola deve essere sanzionato, ma senza generalizzare o colpire indistintamente l’intero tessuto economico. La responsabilità, conclude, è individuale, così come deve esserlo l’impegno per il decoro e il rispetto della città in cui si vive.