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Bari

Crollo del prezzo dell’olio, allarme al Tavolo olivicolo: “Situazione ingiustificata, servono interventi urgenti”

Al confronto nazionale richiesto da Confagricoltura Puglia emergono prezzi in forte ribasso, vendite sottocosto e rischi per migliaia di produttori. Intensificati i controlli e in arrivo il Piano olivicolo nazionale

Olio di oliva extravergine

Olio di oliva extravergine

BARI - Su richiesta di Confagricoltura Puglia si è riunito il Tavolo olivicolo nazionale, convocato dal sottosegretario Patrizio La Pietra, per analizzare il brusco calo del prezzo dell’olio extravergine di oliva e discutere misure di tutela del comparto. Al confronto hanno preso parte ISMEA e ICQRF, che hanno presentato un quadro aggiornato del mercato e delle attività di vigilanza.

Secondo ISMEA, pur registrandosi un recupero produttivo rispetto al biennio critico 2022-2024, non esistono elementi tali da giustificare l’attuale ribasso dei listini, che segnano un arretramento evidente rispetto al 2023 e al 2024. Le rilevazioni di novembre indicano un prezzo medio nazionale di 7,66 euro al chilo, con oscillazioni tra le varie piazze: 9,50 euro/kg ad Agrigento, 7,80 euro/kg a Catanzaro e 7,30 euro/kg a Bari. In alcune zone i valori scendono ulteriormente, arrivando a non coprire neppure i costi di produzione.

Il Capo dipartimento dell’ICQRF, illustrando le attività ispettive, ha ricordato che il settore olivicolo è tra i più monitorati: ogni anno vengono svolte circa 7.500 ispezioni, con verifiche su etichettatura, miscele, registri e panel test. L’Ispettorato ha confermato il potenziamento dei controlli sui flussi di importazione, con particolare attenzione ai porti pugliesi, Napoli e Livorno, e l’ampliamento del personale previsto per il 2026. Diverse organizzazioni hanno inoltre richiesto azioni più incisive contro le vendite sottocosto nella GDO e la valutazione, in sede europea, di un registro olivicolo obbligatorio.

In chiusura, il sottosegretario La Pietra ha ribadito l’impegno del Governo: rafforzamento dei controlli, sostegno alle imprese attraverso il programma “Coltiva Italia” e prossima diffusione della proposta di Piano olivicolo nazionale, che sarà sottoposta al confronto con le Regioni.

Sul fronte pugliese, Confagricoltura – rappresentata al tavolo dal componente di giunta nazionale Alberto Statti – ha espresso forte preoccupazione per un calo dei prezzi considerato anomalo e non riconducibile a un surplus di prodotto. La discesa dei listini, che in alcuni frantoi arriva a 6 euro/kg, sta provocando gravi ripercussioni per migliaia di produttori e rallentando le contrattazioni.

Per fronteggiare l’emergenza, Confagricoltura Puglia indica una serie di priorità: accelerare l’attuazione del Piano olivicolo nazionale, rafforzare i centri di stoccaggio per evitare vendite a prezzi penalizzanti, incrementare i controlli lungo la filiera e promuovere una campagna di comunicazione rivolta a consumatori e grande distribuzione per valorizzare la qualità dell’olio italiano.

L’organizzazione conclude sottolineando la necessità di ristabilire stabilità e un prezzo equo, affinché il lavoro degli agricoltori non venga compromesso da oscillazioni di mercato giudicate non giustificate.

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