GROTTAGLIE - La decisione della società americana Radia di scegliere Grottaglie come sito per l'assemblaggio del velivolo WindRunner è motivata da fattori strategici intrinsecamente legati all'eccellenza del polo aerospaziale pugliese. L'ex Sindaco, Raffaele Bagnardi, ha commentato con enfasi: "Radia ha individuato in Grottaglie e nel sistema Italia le condizioni ideali per costruire il più grande aereo cargo del mondo e sviluppare un progetto di assoluta rilevanza e ambizione".
Grottaglie si configura, infatti, come uno dei poli strategici europei per la produzione di aerostrutture, grazie alla presenza di Leonardo S.p.A., che già vi realizza componenti complessi destinati a importanti programmi internazionali. Tale sinergia è stata immediatamente capitalizzata. Radia ha siglato accordi con la compagnia italiana per la fornitura della fusoliera del mega-aereo, e con Magnaghi Aerospace (Magroup) per il carrello di atterraggio.
Oltre alle partnership industriali, le infrastrutture hanno assunto un ruolo determinante. L'aeroporto "Marcello Arlotta" dispone di una pista di 3.200 metri, compatibile con le dimensioni straordinarie e le stringenti esigenze operative del WindRunner (circa 109 metri di lunghezza per 80 metri di apertura alare). A questo si aggiunge la designazione del sedime a spazioporto nazionale per i voli suborbitali, la ricerca e la sperimentazione, fattore che ne consolida il ruolo di hub aerospaziale ideale per progetti innovativi e di vasta portata. Il sito vanta anche un ricco tessuto industriale e un sistema aeronautico avanzato, con competenze diffuse tra le PMI, a livello europeo e globale. Un ulteriore elemento di attrattiva è rappresentato dalla potenziale accessibilità a finanziamenti pubblici e programmi di incentivi volti allo sviluppo e alla produzione nel Sud Italia, aspetto determinante per un investimento stimato in diversi miliardi di euro.
Bagnardi ha ribadito la centralità di tale scelta strategica: "Radia ha preferito Grottaglie per le infrastrutture e, soprattutto, per le competenze uniche e le partnership già stabilite con l'industria italiana, elementi fondamentali per un'impresa che mira a ridefinire le regole della logistica nel segmento dei carichi fuori misura, quali le gigantesche pale eoliche". L'ex primo cittadino ha inoltre anticipato che l'insediamento di Radia in Puglia sta delineando un vero e proprio polo industriale e logistico Taranto-Brindisi, fondato sulla complementarità delle infrastrutture di trasporto esistenti.
Questo asse strategico mira a implementare le diverse e sinergiche specializzazioni dei due territori, con l'obiettivo di ottimizzare l'intero ciclo di vita ed esercizio del velivolo, dalla produzione dei componenti, all'assemblaggio finale, alle manutenzioni, fino alla logistica di ricezione e spedizione dei materiali. La strategia si articola sull'impiego congiunto delle eccellenze nei settori Aerostrutture/Aerospazio (a Grottaglie) e Manifatturiero/Forniture (a Brindisi), istituendo una collaborazione unica per gestire siffatta iniziativa di dimensioni così eccezionali.
Le straordinarie ricadute socio-economiche attese nell'intero Sud Italia sono state evidenziate da Angelo Guarini, Direttore di Confindustria Brindisi. "L’investimento di Radia, con lo stabilimento per l’assemblaggio finale a Grottaglie del mega-aereo, comporterà sviluppi e ricadute occupazionali davvero notevoli. Innanzitutto in termini di occupazione diretta, prevediamo a regime 2.000-2.500 addetti," ha affermato Guarini. "Questa cifra è destinata a più che raddoppiare per quanto concerne l’indotto, il quale coinvolgerà PMI non solo nei territori di Brindisi e Taranto, ma – in virtù delle dimensioni imponenti dell'aeromobile – interesserà anche imprese aeronautiche provenienti dal resto della Puglia e dalla Campania. Con un'ulteriore considerazione, di positività non trascurabile, la durata dei programmi aeronautici è mediamente fra i 30 e i 40 anni!". Le proiezioni di Guarini confermano il potenziale trasformativo dell'investimento, facendo leva sulle competenze locali nelle lavorazioni di precisione, componentistica, servizi di ingegneria e logistica.
Il Direttore ha infine sottolineato un fattore determinante che distingue l'industria aeronautica, la lunga vita dei programmi di produzione che assicura stabilità e continuità occupazionale per decenni, garantendo flussi di lavoro costanti. L'impegno ultra trentennale rende il progetto WindRunner particolarmente attrattivo, garantendo un ritorno non solo economico, ma anche in termini di acquisizione ulteriore di know-how e disponibilità di personale specializzato. L'intervento conferma la visione di un macro-polo produttivo che supera i confini dei singoli territori, al fine di massimizzare le eccellenze regionali e nazionali, e comprova la raggiunta solidità della filiera aerospaziale italiana. Il WindRunner si configura pertanto come una straordinaria opportunità per innalzare il Sud Italia a polo strategico mondiale nell'industria del trasporto dei carichi oversize.
Grottaglie assumerà il ruolo di "baricentro" per l'assemblaggio complesso e finale del velivolo. La presenza dello stabilimento Leonardo Aerostrutture garantirà le necessarie competenze tecniche e gli asset produttivi, mentre l'aeroporto/spazioporto offrirà ampi ambiti attrezzati e controllati.
Brindisi si configurerà come sito strategico complementare. Inoltre, sono state avanzate ipotesi per l'insediamento della produzione di componenti o perfino di un centro logistico correlato. Brindisi è vista altresì come un'area con ampie prospettive di riqualificazione industriale, dove l'insediamento di Radia offrirebbe una risposta concreta alla crisi occupazionale storica.
Il sistema integrato Taranto-Brindisi rappresenta dunque un esempio virtuoso di cooperazione industriale e di logistica intermodale. I partner europei (quali Aernnova in Spagna; Leonardo e Magnaghi Aerospace in Italia) convergeranno in Puglia, beneficiando delle specifiche interconnessioni esistenti. L'intero processo convergerà nell'hangar di Grottaglie per il risultato finale. Una volta completato, l'aereo classificabile come multi ruolo – cioè dal trasporto di pale eoliche di grandi dimensioni (oltre 100 metri) a cargo, come trasporto merci ed infine a trasporti militari – decollerà direttamente da Grottaglie verso i mercati e le destinazioni globali.
La creazione di questo polo logistico consentirà inoltre di ottimizzare le iniziative dei Distretti Tecnologici in modo più efficace ed efficiente, massimizzando l'impatto qualitativo e il prestigio del Made in Italy aeronautico a livello internazionale.
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