BARI - Una doppia perturbazione sta interessando la Penisola, con un sistema sullo Ionio che coinvolge i settori meridionali e un secondo fronte in arrivo da ovest che investe le aree occidentali del Paese. La Puglia si trova nel mezzo di questo quadro instabile, con precipitazioni che fino alle 20 di questa sera potranno assumere anche carattere temporalesco. Per oggi è previsto che le piogge provenienti da ponente raggiungano i comparti tirrenici mentre il sistema sullo Ionio si sposterà verso i Balcani, continuando a influenzare le regioni del Sud e, in parte, il medio Adriatico. Le temperature rimarranno sostanzialmente stabili.
Secondo la Protezione civile, il contesto atteso porterà venti sud orientali forti o di burrasca, con possibili mareggiate sulle coste maggiormente esposte. Sono inoltre previste precipitazioni da sparse a diffuse, anche sotto forma di rovesci e temporali, con accumuli complessivi da moderati a localmente elevati. La fase perturbata potrebbe causare innalzamenti dei corsi d’acqua minori e inondazioni delle aree limitrofe, aggravate da criticità locali già note. I fenomeni saranno associati a piogge molto intense, frequente attività elettrica e raffiche di vento significative.
Alla luce delle condizioni previste, il Centro Funzionale Decentrato della Regione Puglia ha disposto tre livelli di allerta per la giornata di oggi. È attiva una allerta gialla per vento su tutto il territorio fino alle 20 di oggi. Sempre oggi sui bacini del Lato e del Lenne scatterà una allerta arancione per rischio idrogeologico e temporali, valida fino alle 24 di giovedì 4 dicembre. Sono inoltre previste allerta gialla per rischio idraulico sul Tavoliere, sui bacini del Candelaro, Cervaro e Carapelle e nuovamente sulle aree del Lato e del Lenne, con validità di 20 ore a partire dalla scorsa mezzanotte.
Le piogge abbondanti e persistenti possono provocare alluvioni, esondazioni, frane e smottamenti, con particolare attenzione a fiumi, torrenti, canali e alla rete fognaria. I Piani comunali di protezione civile individuano da tempo le aree esposte sia al rischio dei corsi d’acqua minori sia a quello derivante da grandi bacini fluviali, secondo quanto definito nel Pgra, il Piano di gestione del rischio di alluvione. Nei documenti operativi sono elencati anche i punti critici come argini, ponti, sottopassi e restringimenti del reticolo idrico.
La Sezione regionale della Protezione civile segue costantemente l’evoluzione dello scenario e invita i cittadini a consultare gli aggiornamenti sul portale dedicato, così da comprendere gli effetti previsti al suolo per ogni livello di allerta. Centrale anche il rispetto delle norme di autoprotezione, richiamate per evitare situazioni di pericolo durante eventi meteo avversi.
In caso di allagamenti è essenziale evitare sottopassi e aree depresse, non scendere in cantine o garage per mettere in salvo oggetti e non tentare di spostare l’auto. Se il livello dell’acqua sale, occorre raggiungere i piani superiori degli edifici e non utilizzare l’ascensore, che potrebbe bloccarsi. Le autorità comunali sono chiamate a chiudere e presidiare i punti critici, mentre ai cittadini si raccomanda di mantenersi costantemente informati e seguire ogni indicazione ufficiale. Anche pochi centimetri di acqua in movimento possono far perdere l’equilibrio, per cui è importante allontanarsi rapidamente dalle zone allagate e dirigersi verso aree più elevate, evitando pendii o scarpate che potrebbero cedere. Ugualmente sconsigliato sostare o transitare nei pressi di ponti, argini e sottopassi, luoghi particolarmente esposti al rischio.
La Regione ricorda che l’attenzione deve restare alta per tutta la durata dell’allerta e rinnova l’invito alla prudenza, soprattutto nelle prossime ore in cui il peggioramento previsto potrebbe rendere più complessa la gestione dei disagi sul territorio.
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