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Taranto

Quattro consiglieri alla Colletta Alimentare: «Un gesto che unisce oltre la politica»

Liviano, De Vito, Boccuni e Tribbia raccontano l’esperienza vissuta durante l’iniziativa del Banco Alimentare: «Partecipare insieme ci ricorda che il bene comune non ha colori»

Tutto pronto per la Giornata nazionale della Colletta Alimentare

Colletta Alimentare - archivio

TARANTO - La Giornata Nazionale della Colletta Alimentare, svoltasi sabato 15 novembre, è stata per quattro consiglieri comunali un’occasione per vivere un momento di condivisione al di là delle appartenenze politiche. Gianni Liviano, Marilena De Vito, Patrizia Boccuni e Adriano Tribbia hanno deciso di partecipare insieme all’iniziativa promossa dal Banco Alimentare, traendone – spiegano – una riflessione più ampia sul significato del loro ruolo istituzionale.

I quattro consiglieri sottolineano come la Colletta abbia permesso loro di interrogarsi sul contributo che ciascuno è chiamato a dare al bene comune, mettendo da parte gli schieramenti. In questo percorso di confronto, richiamano alcune domande rivolte da Papa Francesco ai rappresentanti politici: quali legami reali si è in grado di costruire, quali energie positive si riescono a liberare, quanta pace sociale si sa generare.

Guidati da questi interrogativi, spiegano, la partecipazione congiunta alla raccolta alimentare li ha portati a sperimentare «una modalità diversa di attenzione alla vita delle persone», capace di unire anziché dividere. Un’esperienza che ha coinvolto non solo cittadini, studenti e docenti, ma anche i detenuti della Casa Circondariale di Taranto, chiamati a contribuire a un gesto di solidarietà aperto a tutti.

Per i consiglieri, la Colletta ha rappresentato la prova concreta che «non esiste luogo in cui non sia possibile fare del bene» e che questi spazi di impegno civile vadano custoditi, perché educano a non trasformare l’altro in un avversario.

Nel ringraziare il Banco Alimentare per l’opportunità offerta, i quattro firmatari assicurano l’impegno a portare questo spirito di collaborazione anche all’interno delle istituzioni che rappresentano, convinti che un metodo fondato sull’ascolto e sulla cooperazione possa contribuire a migliorare la comunità cittadina.

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