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Agricoltura
03 Dicembre 2025 - 11:33
Caro bollette
BARI – Una pioggia di fatture a conguaglio sta travolgendo le aziende agricole pugliesi, con aumenti definiti “fuori scala” e richieste di pagamento riferite addirittura a consumi di tre anni fa. È durissima la presa di posizione di Coldiretti Puglia, che contesta le decisioni dei Consorzi di Bonifica Stornara e Tara e Terre d’Apulia, accusati di scaricare sulle imprese il peso di ritardi amministrativi, costi non comunicati e inefficienze gestionali.
Le nuove richieste economiche, recapitatesi solo ora, fanno riferimento alle Deliberazioni Commissariali del dicembre 2022, giustificate da presunti aumenti dei costi energetici e da una minore compartecipazione regionale. Ma gli agricoltori, denuncia Coldiretti, stanno ricevendo oggi fatture relative a consumi del passato, senza alcun preavviso e con importi ritenuti insostenibili.
Per alcune utenze zootecniche, il costo dell’acqua è salito da 2 euro al metro cubo a 3,70 euro al metro cubo, un balzo che per l’organizzazione agricola è del tutto illegittimo perché riferito a periodi anteriori alla pubblicazione delle delibere e, comunque, inspiegabile per il ritardo con cui i conguagli vengono recapitati.
“È un colpo basso per imprese che già faticano a reggere i costi ordinari”, afferma il presidente regionale Alfonso Cavallo, che contesta la scelta dei Consorzi: “Non è accettabile far pagare alla parte più fragile della filiera le lentezze e le inefficienze di chi dovrebbe gestire un bene essenziale come l’acqua. Se non verrà aperto subito un confronto, siamo pronti a mettere in campo ogni forma di mobilitazione”.
Il direttore regionale Pietro Piccioni parla di richieste “amministrativamente forzate e prive di fondamento”: “Chiedere oggi a un’azienda di saldare conguagli relativi a tre anni fa è un atto che non tiene conto delle reali condizioni economiche del settore. Abbiamo già attivato le verifiche legali e pretendiamo un intervento urgente della Regione”.
Per Coldiretti, la situazione rischia di trasformarsi in un problema economico e sociale di ampia portata, perché un comparto già in difficoltà potrebbe non reggere l’ennesima stangata. L’associazione annuncia che renderà pubblici tutti gli sviluppi della vicenda e si riserva di intraprendere anche azioni giudiziarie qualora i Consorzi non ritirino le fatture e non avviino un confronto immediato con gli agricoltori.
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