“Subito un percorso di cure domiciliari rapide per i pazienti fragili”

BARI - Un modello di assistenza più vicino ai cittadini fragili e capace di intervenire direttamente nelle loro case. È l’obiettivo della proposta illustrata dal capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, Renato Perrini, che annuncia il suo impegno per istituire in Puglia un Percorso di Cure Domiciliari ad Accesso Rapido, un servizio pensato per garantire interventi sanitari immediati ai pazienti non autosufficienti, allettati o affetti da patologie complesse.

Perrini spiega di lavorare a questa iniziativa da diversi mesi, rinviata solo dalla chiusura della legislatura e dalla campagna elettorale, e assicura che sarà la prima proposta di legge a essere depositata nel nuovo mandato. Il progetto punta a rafforzare l’assistenza territoriale e a offrire una presa in carico tempestiva a chi non è in grado di recarsi autonomamente in ospedale o negli ambulatori.

La misura, una volta approvata, dovrebbe contribuire a ridurre gli accessi ai Pronto soccorso e i ricoveri ospedalieri, alleggerendo così un sistema dell’emergenza già messo a dura prova. Allo stesso tempo, consentirà ai pazienti più vulnerabili di ricevere assistenza urgente senza lasciare il proprio domicilio.

Il percorso potrà essere attivato dal Medico di Medicina Generale, dal Pediatra di Libera Scelta, dalla Continuità Assistenziale, dai reparti ospedalieri in caso di dimissioni protette e dalle Centrali Operative Territoriali. A intervenire saranno équipe multiprofessionali delle Asl, composte da medici, infermieri, fisioterapisti e operatori socio-sanitari, dotate di mezzi dedicati e operative 24 ore su 24 per gestire le richieste più urgenti.

Per Perrini, il nuovo percorso costituirà uno strumento concreto di vicinanza ai pazienti più fragili, persone che spesso trovano maggiore sicurezza e serenità nel proprio ambiente domestico. “La sanità regionale – afferma – deve proteggere chi soffre quotidianamente e ha bisogno di cure continue, andando incontro a chi si sente più al sicuro nel letto di casa che in una corsia ospedaliera”.