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Barletta

Inchiesta sul trasferimento fraudolento di valori, il Riesame annulla l'arresto dell'ex vicesindaco

Revocati i domiciliari per Nicola Salvemini e il commercialista Massimo Dinoia. Accolte le tesi delle difese sulle intercettazioni e sugli indizi

Tribunale di Bari

Tribunale di Bari

BARLETTA - Il Tribunale del Riesame di Bari ha cancellato l’ordinanza di arresto emessa dal Gip di Trani nei confronti dell’ex vicesindaco Nicola Salvemini e del commercialista Massimo Dinoia, entrambi coinvolti in un’indagine che ipotizza una associazione per delinquere finalizzata al trasferimento fraudolento di valori. I due erano finiti ai domiciliari nell’ambito della stessa inchiesta.

La decisione dei giudici rimette in libertà Dinoia, mentre per Salvemini cade anche la misura interdittiva che lo aveva allontanato dall’attività professionale per 12 mesi. L’ex amministratore aveva trascorso 3 giorni ai domiciliari prima che il Riesame disponesse l’annullamento del provvedimento e la revoca della sospensione dall’esercizio della professione di consulente del lavoro.

Nel corso dell’udienza, le difese hanno contestato la validità delle intercettazioni e sostenuto l’assenza di gravi indizi nei confronti dei loro assistiti. Argomentazioni che il tribunale ha ritenuto fondate, disponendo l’annullamento delle misure cautelari.

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