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Taranto
01 Dicembre 2025 - 20:31
Aula di tribunale
TARANTO - La Corte d’Appello di Lecce ha ribadito la responsabilità civile di Fabio Arturo Riva, erede di Emilio e figura di riferimento dell’ex Ilva, e dell’ex direttore dello stabilimento di Taranto Luigi Capogrosso, per le conseguenze legate all’inquinamento prodotto dalla fabbrica. La decisione, resa nota oggi, riguarda il procedimento civile avviato dal Comune di Taranto e dalle società partecipate Amat e Amiu, che gestiscono rispettivamente il servizio di trasporto pubblico e l’igiene urbana.
I giudici hanno confermato la condanna stabilendo che Riva e Capogrosso debbano risarcire il Comune in via solidale con una somma di 18 milioni di euro, riconosciuta come ristoro per il danno non patrimoniale arrecato all’immagine, alla reputazione e al patrimonio identitario della città. La sentenza include anche il pagamento delle spese processuali, quantificate in 116.268 euro, a carico dei due imputati.
La decisione della Corte conferma così l’impianto accusatorio relativo ai danni ambientali e ai riflessi sulla comunità tarantina, riconoscendo l’impatto generato dalle attività industriali dell’ex Ilva sui soggetti istituzionali che ne hanno richiesto il risarcimento.
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