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L'appuntamento

Taranto ricorda Sandra Stranieri e Giulio Capilli: “La memoria è un impegno per il futuro”

Il Centro di Cultura Renoir organizza un momento di raccoglimento il 28 novembre in Cattedrale. Autorità e cittadini uniti per ricordare due giovani vittime innocenti della guerra di mala degli anni ’90

comm. Cosimo Lardiello

Comm. Cosimo Lardiello

TARANTO - Un incontro di memoria, ma anche un appello alla coscienza civile. È il significato dell’iniziativa promossa dal Centro di Cultura Renoir in ricordo di Sandra Stranieri, 24 anni, diplomata in ragioneria, e Giulio Capilli, 28 anni, pubblicitario in una TV privata, entrambi uccisi agli inizi degli anni ’90 nel pieno della guerra di mala che insanguinò Taranto, colpendo senza logica e senza distinzione.

Due giovani vite tarantine, ricche di entusiasmo e progetti, spezzate da una violenza cieca che lasciò la città sgomenta. Il Centro Renoir propone un momento di raccoglimento per trasformare quel dolore in un segnale di responsabilità collettiva, affinché il ricordo diventi sprone verso un futuro fondato sulla legalità e sulla cultura.

L’appuntamento è fissato per venerdì 28 novembre 2025 alle 18.00, nella Cattedrale di San Cataldo nella Città Vecchia. La cerimonia del ricordo sarà seguita da una funzione presieduta da mons. Ciro Miniero, arcivescovo metropolita di Taranto. Annunciata la presenza delle più alte autorità civili e militari, a testimonianza dell’importanza della ricorrenza.

Il Centro Renoir invita tutta la cittadinanza a partecipare per onorare Sandra e Giulio e riaffermare il valore della legalità come leva di cambiamento per Taranto.

Il presidente del Centro, comm. Cosimo Lardiello, ha spiegato il senso profondo dell’iniziativa: “L’incontro nella Cattedrale di San Cataldo non vuole essere soltanto un momento di mestizia. È un richiamo al dovere morale di ciascuno di noi. La tragica scomparsa di Sandra e Giulio, due giovani pieni di sogni e capacità, ci ricorda che Taranto ha perso alcuni dei suoi figli migliori per una violenza inaccettabile. La cultura e la memoria sono le armi più potenti contro ogni forma di mala. Come comunità dobbiamo proteggere i sogni dei nostri giovani e garantire loro un futuro libero dalla paura. È un impegno che assumiamo oggi, nel nome di Sandra e Giulio”.

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