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Bari

Rapporto Svimez, “Puglia impoverita, servono investimenti e nuova occupazione”

La segretaria della Cgil Puglia Gigia Bucci commenta i dati 2025: frenano Pil e lavoro, giovani in fuga e welfare in sofferenza. Il 12 dicembre sciopero generale con manifestazione regionale a Bari

Gigia Bucci, segretaria generale della Cgil Puglia

Gigia Bucci, segretaria generale della Cgil Puglia

BARI - La fotografia scattata dal Rapporto Svimez 2025 restituisce una Puglia ancora segnata da forti criticità strutturali. Lo evidenzia la segretaria generale della Cgil Puglia, Gigia Bucci, che sottolinea come il tessuto produttivo regionale resti dominato da comparti a bassa specializzazione e da un sistema di imprese poco innovativo sul piano tecnologico. Una condizione che, afferma, continua a generare lavoro povero e a spingere migliaia di giovani verso altre regioni o all’estero.

Tra i dati più allarmanti citati dalla dirigente sindacale figura quello relativo alla mobilità giovanile: quasi 19 mila laureati under 34 hanno lasciato la Puglia tra il 2019 e il 2023, un’emorragia di competenze che Bucci definisce “un impoverimento drammatico” per una regione che avrebbe invece bisogno di energie e talenti per invertire la rotta. Da qui l’appello alle istituzioni, alla politica e ai corpi sociali affinché si punti su investimenti capaci di creare nuova occupazione nelle filiere strategiche, uno dei temi centrali della piattaforma regionale già consegnata al presidente eletto Antonio Decaro prima del voto.

Secondo la Cgil, la frenata di Pil e occupazione conferma una tendenza già in atto: anche nei periodi di lieve crescita, la combinazione tra inflazione e salari bassi ha determinato un ulteriore indebolimento del potere d’acquisto di chi lavora e dei pensionati. Una dinamica che, osserva Bucci, non trova correttivi nelle politiche nazionali attuali.

La segretaria punta il dito contro un esecutivo che “taglia il welfare”, che non mette in campo una politica industriale e che concentra le risorse sul settore armiero. Critiche esplicite riguardano anche le scelte relative alla transizione energetica del polo siderurgico di Taranto, dove – denuncia – il Governo avrebbe fatto “cassa” utilizzando fondi già stanziati. In questo quadro, la prospettiva di rilanciare l’autonomia differenziata viene giudicata dalla Cgil una scelta sbagliata e rischiosa, soprattutto dopo la bocciatura della Consulta.

Le considerazioni sullo Svimez si intrecciano con le motivazioni alla base dello sciopero generale del 12 dicembre, quando la Cgil scenderà in piazza con manifestazioni regionali. In Puglia l’appuntamento sarà a Bari, dove arriveranno delegazioni da tutta la regione per chiedere una politica economica e sociale “di segno opposto”, capace di ripartire dal Sud e dalle nuove generazioni.

Per Bucci, è urgente un cambio di direzione che riporti al centro crescita, benessere e lavoro di qualità, in un Paese che continua a perdere pezzi del proprio apparato manifatturiero e vive numerose crisi industriali irrisolte.

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