Nasce la prima comunità energetica: accordo tra Comune, Fondazione Paolo Grassi e ITS Moda

MARTINA FRANCA - È ufficiale la nascita della prima comunità energetica rinnovabile del territorio, costituita grazie alla collaborazione tra Comune di Martina Franca, Fondazione Paolo Grassi e ITS MiTi Moda. L’accordo è stato sancito con la firma dell’atto notarile da parte del sindaco Gianfranco Palmisano, del presidente della Fondazione Michele Punzi e del rappresentante dell’ITS Moda Martino Filomena, che assumeranno rispettivamente i ruoli di presidente, vicepresidente e tesoriere.

La formalizzazione arriva dopo l’atto di indirizzo approvato dalla Giunta con la delibera n. 536 del 20 novembre 2025, che ha definito il percorso amministrativo necessario. Il Comune assume così un ruolo centrale accanto a due realtà di rilievo per la vita culturale e formativa della città.

La nuova CER si basa su un principio chiaro: l’energia non deve provenire esclusivamente dai grandi fornitori, ma può essere prodotta e condivisa attraverso impianti rinnovabili condivisi, come pannelli solari, piccoli sistemi eolici o soluzioni di accumulo. Tra i principali obiettivi figurano la riduzione dei costi in bolletta grazie agli incentivi e all’autoconsumo, la diminuzione dell’impatto ambientale attraverso la produzione di energia pulita e la creazione di un forte senso di partecipazione, capace di rafforzare i legami sociali e stimolare investimenti locali. La comunità energetica, inoltre, potrà essere estesa ai cittadini, che potranno beneficiare di sconti su alcune spese energetiche.

Uno dei traguardi più attesi riguarda la possibilità di partecipare ai bandi del PNRR, un’opportunità decisiva per accedere a risorse utili allo sviluppo della CER.

“La costituzione della comunità energetica – sottolinea il sindaco Gianfranco Palmisano – rientra in un impegno concreto dell’Amministrazione sul fronte della sostenibilità ambientale”. Palmisano ricorda gli interventi già avviati negli ultimi anni per migliorare l’efficienza degli edifici comunali, dalle scuole agli uffici di Palazzo Ducale, e l’adesione alla Rete dei Comuni Sostenibili.

Per il primo cittadino, la nuova CER rappresenta anche un messaggio simbolico rivolto alla comunità: un cambio di paradigma che parte dalle istituzioni, dal mondo della cultura e della formazione per dimostrare come anche le realtà locali possano contribuire in modo significativo al miglioramento dell’ambiente e alla qualità della vita dei cittadini.