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Taranto

Il Festival Debussy fa tappa all’Acclavio con una serata dedicata alle prime esecuzioni

Uno degli appuntamenti centrali della rassegna debussiana. Il progetto è stato ideato da Nadir Garofalo con l’obiettivo di avvicinare nuovi pubblici all’opera di Debussy

La biblioteca comunale Acclavio

La biblioteca comunale Acclavio

TARANTO - La seconda edizione del Festival Debussy approda in città con un appuntamento che si preannuncia tra i più significativi dell’intera rassegna. Mercoledì 26 novembre, alle 18:30, la Biblioteca Civica Acclavio ospiterà uno dei capitoli del percorso che quest’anno coinvolge Ferrara, Bologna, Ravenna e Taranto, con dodici incontri dedicati al compositore francese che ha rivoluzionato il passaggio tra Ottocento e Novecento.

Il Festival nasce come progetto ideato da Nadir Garofalo e condiviso con Stefano Malferrari, con l’obiettivo di avvicinare nuovi pubblici all’opera di Debussy. L’iniziativa ha radicato la sua identità già nella scorsa edizione e ora torna con un impianto più esteso, arricchito da una programmazione che vuole raccontare il compositore non solo attraverso l’esecuzione delle sue opere, ma anche tramite percorsi che ne mostrano l’eredità nel linguaggio musicale contemporaneo.

A Taranto arriverà un programma che rientra nel quadro delle prime esecuzioni annunciate dal co-organizzatore Roberto Laganaro, pensate proprio per questa edizione e realizzate con il contributo di ensemble e musicisti legati ai conservatori. L’incontro dell’Acclavio sarà l’occasione per mettere in dialogo la tradizione impressionista con le ricerche sonore che guardano oltre i confini della musica accademica, unendo l’ascolto storico alle nuove prospettive interpretative.

«Il Festival nasce da un atto d’amore verso Debussy» ha spiegato Garofalo nei giorni di presentazione. Un atto che, secondo gli organizzatori, mira a far respirare oggi il suo pensiero musicale, mostrandone l’influenza su generi nati molto dopo la sua morte e capaci di cambiare per sempre il modo di intendere il suono. Taranto diventa così una delle città cardine della rassegna, inserita in un itinerario che tocca alcuni dei luoghi culturali più rappresentativi della regione.

Il Festival ha già inaugurato la sua edizione con gli appuntamenti di Ferrara e Bologna, ma la tappa di Taranto assume un valore particolare grazie alla scelta della Biblioteca Civica Acclavio, spazio pubblico che negli ultimi anni ha consolidato il proprio ruolo di polo culturale cittadino. Qui il pubblico potrà ascoltare le nuove letture debussiane proposte dalla rassegna, in un incontro che vuole essere allo stesso tempo divulgativo e capace di parlare anche a chi non frequenta abitualmente la musica classica.

Accanto agli omaggi al compositore francese, l’edizione 2025 continua a valorizzare l’impegno formativo rivolto ai giovani. Laganaro ha sottolineato come il Festival mantenga la linea avviata nella precedente edizione, offrendo spazio agli studenti dei conservatori e affiancandoli a interpreti di rilevanza nazionale. Un percorso che intende costruire un dialogo reale tra studio, performance e divulgazione, riconoscendo a Debussy un ruolo centrale nello sviluppo della musica moderna.

La tappa tarantina del 26 novembre rappresenta dunque un momento chiave per comprendere il respiro del Festival, capace di unire eleganza, ricerca e territorialità. Un appuntamento che porta nella città jonica uno dei capitoli più attesi della rassegna e che conferma Taranto come luogo di crescita culturale e musicale.

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