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Bari

In Puglia vengono alla luce 3 mila neonati prematuri

Le Terapie Intensive Neonatali della città uniscono le forze per la Giornata mondiale della Prematurità. Fontane colorate, musica e un messaggio di sostegno per le famiglie dei bambini nati prima del termine

Neonato

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BARI - In Puglia vengono alla luce ogni anno circa 30 mila bambini e, tra questi, 3 mila arrivano prima del previsto. Si tratta di un neonato su dieci, un dato perfettamente in linea con quello nazionale, che registra una percentuale di prematurità pari al 10 per cento. Una quota che richiede un impegno deciso da parte delle strutture sanitarie, chiamate a seguire i piccoli pazienti nei reparti di Terapia Intensiva Neonatale. In regione le UTIN sono nove, e accolgono ogni anno circa 500 bambini considerati più vulnerabili per un’età gestazionale inferiore alle 32 settimane o per un peso alla nascita sotto i 1500 grammi.

Il 17 novembre, in occasione della Giornata mondiale della Prematurità, le tre strutture baresi specializzate uniscono le loro iniziative per richiamare l’attenzione della cittadinanza su un ambito spesso poco conosciuto ma fondamentale. Per rendere visibile il messaggio, le fontane di piazza Moro e piazza Giulio Cesare Battisti si tingeranno di viola, il colore simbolo della prematurità, trasformandosi in un segno di vicinanza e sostegno a bambini e famiglie.

La giornata sarà scandita anche da un appuntamento aperto al pubblico. Alle 18.30, il Teatro Piccinni ospiterà un evento dedicato ai piccoli guerrieri nati prima del tempo, con il concerto dell’Orchestra Sinfonica della Città Metropolitana di Bari. In programma la fiaba musicale Pierino e il Lupo e una selezione di celebri colonne sonore, raccontate dalla voce di Antonio Stornaiolo e dirette da Nicola Colafelice. L’ingresso sarà libero, a conferma dell’obiettivo di avvicinare la cittadinanza a una realtà che richiede consapevolezza e partecipazione.

La prematurità rimane, ancora oggi, la principale causa di mortalità nei bambini sotto i 5 anni e rappresenta una sfida globale. Le disparità tra Paesi sono evidenti: nei contesti ad alto reddito la sopravvivenza dei neonati molto pretermine raggiunge il 69,3 per cento, mentre nelle nazioni a reddito medio o basso si ferma al 44,3 per cento. Numeri che sottolineano quanto siano decisive le competenze cliniche, le tecnologie avanzate e una rete di cura solida fin dai primi istanti.

Negli ultimi anni, grazie all’evoluzione delle terapie, i tassi di sopravvivenza sono migliorati sensibilmente. Sempre più bambini nati prima della trentaduesima settimana raggiungono condizioni cliniche soddisfacenti, e una quota crescente dei neonati più critici riesce a superare le prime settimane di vita. Accanto ai progressi della medicina, resta però centrale il ruolo della famiglia. Il contatto pelle a pelle, l’allattamento e un ambiente emotivamente stabile contribuiscono in modo determinante al benessere del neonato, riducendo lo stress e favorendo uno sviluppo più armonioso.

Per questo motivo, le UTIN stanno evolvendo verso modelli assistenziali che riconoscono la presenza dei genitori come parte integrante della cura. I reparti del Policlinico di Bari, dell’ospedale Di Venere della ASL Bari e dell’ospedale Miulli lavorano ogni giorno in questa direzione, riorganizzando gli spazi per accogliere mamme e papà, sostenendo l’allattamento anche nei casi più complessi e accompagnando le famiglie nella gestione del bambino fragile fino e oltre la dimissione.

Il concerto al Piccinni nasce dalla collaborazione con la Società Italiana di Neonatologia, con le associazioni No Pain Onlus, Bimbi in Tin e Piccoli Così OdV, e con il patrocinio della Città Metropolitana di Bari, del Comune di Bari e del Ministero della Cultura, oltre al sostegno dell’Unione Europea – NextGenerationEU. Un’unione di energie che ribadisce quanto la cura dei nati prematuri sia una responsabilità condivisa, da sostenere con attenzione e continuità nel percorso di crescita che accompagna i primi, delicati giorni di vita.

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