TARANTO - È un risultato che segna una svolta attesa da anni per la città dei due mari. Con la firma dell’Accordo per la Coesione, il Governo ha destinato a Taranto una quota record dei fondi nazionali per la bonifica ambientale: oltre 97 milioni di euro, pari a più del 34% del totale stanziato a livello nazionale per la linea d’intervento “Bonifiche” del Fondo per lo Sviluppo e la Coesione 2021-2027.
L’intesa, siglata dal Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin insieme alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, rappresenta un passo cruciale nella strategia di risanamento del territorio tarantino, segnato da decenni di emergenze ambientali.
Il Commissario per le bonifiche del SIN di Taranto, professor Vito Felice Uricchio, ha espresso “viva e profonda soddisfazione” per l’assegnazione di risorse così ingenti, definite “un riconoscimento storico delle complesse criticità ambientali del territorio”. Il Commissario ha ringraziato il Governo, in particolare il Ministro Pichetto Fratin e la Viceministra con delega alle bonifiche Vannia Gava, sottolineando come l’esecutivo abbia dimostrato “razionalità e determinazione” nell’affrontare una questione che richiede “soluzioni definitive e robuste”.
Nel dettaglio, i 97.041.212 euro assegnati a Taranto saranno impiegati in due interventi considerati prioritari: 89,9 milioni andranno alla messa in sicurezza e bonifica dell’area PIP di Statte, che ricade all’interno del Sito di Interesse Nazionale, e 7,1 milioni saranno utilizzati per la bonifica della falda nell’ex Yard Belleli, seconda fase di un piano già avviato.
Per la prima volta, sottolinea la struttura commissariale, questi progetti potranno contare su una copertura finanziaria piena e stabile, condizione che permetterà di avviare e concludere opere ritenute essenziali per la tutela ambientale e la salute pubblica.
Il Commissario Uricchio ha assicurato che “ogni sforzo sarà concentrato per tradurre rapidamente questo impulso in risultati concreti” e che l’Accordo rappresenta “un punto di partenza per ulteriori sviluppi positivi a beneficio della comunità tarantina”.
La firma del 10 novembre 2025 consegna dunque a Taranto non solo una dotazione economica mai raggiunta prima, ma anche una nuova prospettiva: quella di un risanamento reale e duraturo, capace di restituire al territorio la dignità ambientale e sociale che per troppo tempo è mancata.
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