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Brindisi

Aeroporto del Salento, scontro politico sulla continuità territoriale: 5 milioni bloccati

I Forzisti D’Attis e Caroppo accusano la Regione Puglia di immobilismo: “Così si penalizzano due milioni di cittadini del Sud e si rischia di perdere le risorse per il 2025”

L'aeroporto del Salento a Brindisi

L'aeroporto del Salento a Brindisi

BRINDISI - È scontro aperto tra Forza Italia e la Regione Puglia sul futuro dell’aeroporto del Salento. I parlamentari pugliesi Mauro D’Attis e Andrea Caroppo hanno denunciato in Aula, durante il Question Time alla Camera dei Deputati, il blocco della continuità territoriale per lo scalo di Brindisi, accusando la Regione e la società di gestione di fermare un progetto già finanziato con 5 milioni di euro.

Secondo i due esponenti azzurri, la mancata attuazione della norma — approvata grazie a un emendamento di Forza Italia inserito nell’ultima legge di bilancio — rappresenta “un fatto grave e inaccettabile”, che priva oltre 2 milioni di cittadini del Sud della Puglia, in particolare quelli del Salento, di collegamenti aerei efficienti e continui con il resto del Paese.

La continuità territoriale è un diritto – spiegano D’Attis e Caroppo – e non un privilegio. Brindisi è un aeroporto che serve più di 3 milioni e mezzo di passeggeri all’anno, ma in questi dieci anni ha visto diminuire drasticamente i voli. È necessario che la Regione Puglia si muova subito, per evitare che il territorio resti isolato e per restituire ai salentini un servizio essenziale”.

I due deputati forzisti hanno inoltre lanciato l’allarme sui tempi della politica regionale, sottolineando che un eventuale ritardo nell’insediamento della nuova giunta dopo le elezioni potrebbe far sfumare i fondi previsti per il 2025. “Per questo – aggiungono – abbiamo chiesto al Governo di intervenire con urgenza, per garantire il pieno riconoscimento del principio di continuità territoriale e assicurare le risorse necessarie anche in caso di inadempienze regionali”.

La questione, spiegano, non riguarda solo la mobilità ma anche il diritto allo sviluppo economico e sociale del territorio. “Non è accettabile – concludono D’Attis e Caroppo – che per colpa della Regione Puglia e della società di gestione dell’aeroporto di Brindisi venga vanificato il lavoro fatto finora. Serve una risposta immediata per non penalizzare ulteriormente il Salento e l’intero Sud della Puglia”.

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