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La "Banda della Marmotta", Blitz dei carabinieri: due giovani arrestati con 6 chili di esplosivo

I militari li hanno fermati durante un controllo notturno: nell’auto a noleggio trovati ordigni artigianali pronti all’uso. Indagini per collegarli ai recenti assalti ai bancomat in Puglia

La "Banda della Marmotta", Blitz dei carabinieri: due giovani arrestati con 6 chili di esplosivo

Un bancomat preso d'assalto - archivio

GALATONE - Due giovani originari della provincia di Foggia sono stati arrestati a Galatone, nel cuore della notte tra martedì 28 e mercoledì 29 ottobre, dopo essere stati trovati con 6,5 chili di materiale esplosivo e due ordigni artigianali del tipo “marmotta”. A bloccarli sono stati i carabinieri dell’Aliquota Radiomobile di Gallipoli, durante un normale controllo lungo una delle arterie principali del paese.

I due, che viaggiavano a bordo di un’auto a noleggio, sono finiti subito nel mirino degli investigatori. All’interno del veicolo sono stati rinvenuti 108 petardi industriali, due involucri metallici predisposti per la deflagrazione e una miccia a lenta combustione. Tutto materiale pronto per l’uso, compatibile con le tecniche impiegate nei recenti assalti ai bancomat e ai postamat avvenuti nelle ultime settimane tra il Salento e il Foggiano.

Secondo gli inquirenti, i giovani potrebbero essere legati alla cosiddetta “banda della marmotta”, un gruppo criminale che ha seminato il panico in diverse località pugliesi facendo esplodere sportelli automatici per impossessarsi del denaro. Le modalità del ritrovamento e la natura dell’esplosivo fanno pensare che stessero per mettere a segno un nuovo colpo nella zona.

L’operazione è stata condotta in sinergia tra il Nucleo Investigativo di Lecce e i militari delle compagnie di Gallipoli e Foggia, con il supporto della stazione carabinieri di Galatone. Le indagini mirano ora a stabilire se i due arrestati abbiano partecipato direttamente agli ultimi attentati contro sportelli bancari o se facciano parte di una rete più ampia, attiva in tutta la regione.

Entrambi sono stati condotti nel carcere di Lecce.

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